Negli ultimi anni abbiamo riscontrato un aumento di accessi presso i punti di Pronto Soccorso.
Ma quando può essere realmente necessario l'ospedale? A cosa dobbiamo stare attenti? Quando, invece, possiamo stare tranquilli?
Purtroppo non è possibile in un post descrivere qualsiasi possibile evenienza: penso però che sia utile avere alcune idee di massima, per affrontare con più serenità e consapevolezza le situazioni più comuni.
Gli argomenti trattati sono:
1) Febbre
2) Vomito e diarrea
3) Mal di pancia
4) Mal d'orecchio
5) Mal di gola
6) Mal di testa
7) Dolore al petto
8) Dolore al testicolo
9) Sanguinamenti
10) Puntini sulla pelle
11) Raffreddore e tosse
12) Ultima nota: se il bambino da qualche tempo fa stranamente tanta pipì, beve più del solito, appare stanco.
1) FEBBRE
La febbre è un rialzo della temperatura superiore a 38°C (o 38,5° a livello rettale).
Di solito non serve andare in ospedale per la febbre: la febbre non è un’emergenza, e non è pericolosa di per sé; neanche se è alta, se non scende del tutto, o se ritorna dopo poche ore.
Bisogna valutare invece le condizioni generali del bambino: è estremamente abbattuto, prostrato, sofferente, urla dal dolore? non mangia né beve nulla, non parla, non gioca, non riesce a stare in piedi o seduto? non si sveglia neanche se lo chiamate?
In questi casi, non per la febbre, ma per la presenza di questo stato di grave abbattimento, è necessaria una valutazione in ospedale.
Ricordiamo che tutti, bambini e grandi, siamo più stanchi e "mogi" quando siamo ammalati: Se però la stanchezza di trasforma in una vera e propria impossibilità a svegliarsi, a reagire, allora è necessaria una valutazione urgente.
La temperatura di per sè, come abbiamo visto, non è pericolosa, ma può creare dei problemi al nostro organismo se è maggiore o uguale a 41°C.
QUANDO DEVE ESSERE VISITATO UN BAMBINO CON FEBBRE?
- In caso siano presenti altri sintomi gravi, come dolori lancinanti, petecchie (come vedremo più avanti), o stato di grave abbattimento, prostrazione, letargia, incoscienza (come visto sopra): visita urgente, recandosi subito in Pronto soccorso.
- Se il bambino non riesce a bere niente: visita entro 24 ore, recandosi in Pronto Soccorso, per il rischio di disidratazione.
Se il bambino non mangia: è frequente, non occorre recarsi in Pronto Soccorso. Bisogna però insistere per farlo bere cose zuccherate, soluzioni reidratanti orali.
- Se il bambino ha meno di 1 mese di vita: visita entro 24 ore dalla comparsa della febbre; si può contattare il proprio pediatra, ma potremmo consigliare di recarsi poi comunque in PS per accertamenti.
- Se il bambino ha meno di 4 mesi di vita: visita entro 48 ore dalla comparsa della febbre, dal proprio pediatra, o in Pronto Soccorso, se accade nei giorni festivi.
- Se il bambino ha più di 4 mesi di vita: visita dal proprio pediatra dopo 3-4 giorni di febbre. Non occorre accesso in PS se non per presenza di altri sintomi gravi. In caso di dubbio, o sintomi che non si sa come gestire, contattare telefonicamente il proprio pediatra per valutare insieme la situazione.
- E' necessario recarsi in ospedale per una rivalutazione nei giorni festivi, se c'è un peggioramento della situazione, se la febbre dura da più di 5 giorni, soprattutto se il bambino è un po' abbattuto, e se la febbre ancora non scende bene con i farmaci.
COSA FARE A CASA?
- Somministrare farmaci per il dolore e per la febbre (Paracetamolo, o Ibuprofene).
- Offrire tanto da bere (con la febbre, tendiamo a disidratarci più facilmente).
- Monitorare le condizioni generali del bambino, senza preoccuparsi invece eccessivamente della temperatura che leggiamo sul termometro.
ALTRE DOMANDE COMUNI:
- E' necessario recarsi in Pronto Soccorso se la febbre non scende con i comuni farmaci come tachipirina o ibuprofene?
No, non è necessario, in assenza di altri sintomi gravi, nei primi giorni di febbre.
Succede spesso che la febbre non scenda, scenda poco o risalga in fretta, soprattutto nei primi giorni di febbre. Occorre comunque aspettare almeno 4-6 ore prima di somministrare altri farmaci.
Come abbiamo detto ormai più volte, è importante osservare le condizioni generali del bambino, e se riesce a bere, piuttosto che focalizzarsi sul monitoraggio della temperatura.
E' necessaria una valutazione urgente solo se la febbre non scende mai sotto i 41°C.
E' comunque necessaria una valutazione medica (dal proprio pediatra, o anche recandosi in ospedale se è un giorno festivo) se la febbre non scende mai sotto i 38°C, ed è iniziata da più di 5 giorni.
- Non sarebbe meglio essere visitati subito, appena comparsa la febbre, per capire subito di cosa si tratta?
Di solito, no: non si capisce ancora di cosa si tratta, i sintomi non si sono ancora sviluppati, ed è difficile prevedere l'andamento che ci sarà nei giorni successivi. In caso di dubbio, vi consiglio telefonare al proprio pediatra e valutare caso per caso.
Altre informazioni le potete trovare nei post dedicati:
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/04/febbre-come-gestirla-casa.html
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/04/tutti-i-farmaci-per-la-febbre.html
2) VOMITO e DIARREA
Vomito e diarrea sono dovuti di solito a infezioni virali, possono accompagnarsi a febbre e mal di pancia.
Può servire l'ospedale?
Si, soprattutto per il vomito può essere necessario, meno frequentemente per la diarrea.
Serve l’aiuto dell'ospedale se il bambino continua a vomitare, tutto il giorno, e non riesce a bere, nemmeno a piccoli sorsi.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, la fase più acuta di vomiti dura solo poche ore, poi la situazione migliora, e si riesce a riprendere a bere senza bisogno di ricorrere all’ospedale.
L'importante è riuscire a far bere qualcosa di zuccherato, soluzioni reidratanti orali; non bisogna invece insistere per mangiare.
E' consigliabile cercare una valutazione in urgenza anche se ci sono scariche di diarrea o vomiti con abbondante sangue, o dolori di pancia lancinati e costanti (non a crampi che vanno e vengono).
COSA FARE A CASA?
Prima di tutto, bere tanto!
Trovate poi tutti i consigli dettagliati nel post dedicato (è troppo lungo riportare tutto qui):
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/04/vomito-e-diarrea-cosa-fare.html
Il pediatra di famiglia può prescrivere dei farmaci per fermare il vomito e la diarrea, per evitare di dover ricorrere all'ospedale?
Ni: il pediatra vi potrà consigliare alcuni accorgimenti e alcuni prodotti che possono aiutare un po' (quelli che potete leggere nel post qua sopra).
Non ci sono però farmaci da usare a casa che garantiscano di fermare subito questi sintomi.
Nei casi più gravi, quindi, se non si riesce a bere e reidratarsi, è necessario ricorrere all'aiuto dell'ospedale.
3) MAL DI PANCIA
Può servire l'ospedale se:
- il mal di pancia è molto forte, ma soprattutto continuo e in peggioramento, fisso in un unico punto della pancia (es. in basso a destra). Il dolore a crampi che vanno e vengono, invece, è meno preoccupante, di solito non richiede valutazione urgente.
- il mal di pancia è forte e persistente dopo aver preso una forte botta alla pancia (un pungo, un calcio, un urto contro lo spigolo di un tavolo, oppure un’incidente in auto…)
COSA FARE A CASA?
Si può dare Paracetamolo (Tachipirina) per il dolore; meglio non Ibuprofene o altri anti infiammatori (es. Ketoprofene, Oki), perché possono dare fastidio allo stomaco.
- Se il mal di pancia è legato a diarrea: vedi post sopra su vomito/diarrea.
- Se il mal di pancia è legato a stipsi (il bambino non fa la cacca tutti i giorni, o la fa sempre dura), non correre in ospedale, ma cercare di risolvere prima la stipsi! Si può fare un microclisma nei più piccoli (es. melilax...) sotto i 3-4 anni, se no un clisma evacuativo normale per adulti, utilizzandone magari solo ½ o 3/4, nei bambini più grandicelli. Si può ripetere anche più di una volta. Bere tanto. Sentire il proprio pediatra per valutare se iniziare una terapia per ammorbidire le feci (Macrogol).
4) MAL D'ORECCHIO
Normalmente, non serve andare in ospedale immediatamente se il bambino inizia ad avere mal d'orecchio.
Questo, insieme alla febbre, è uno dei più comuni motivi di accesso improprio presso il Pronto Soccorso.
COSA FARE A CASA?
Dare Paracetamolo (Tachipirina) o, ancora meglio, Ibuprofene (Nurofen/ Algidrin ecc...) per 3 volte al giorno, per almeno 2-3 giorni, per combattere il dolore e l'infiammazione dell'orecchio.
Tenere pulito il naso se c'è raffreddore.
Se siete stati al mare o in piscina, sono frequenti le otiti esterne da germi presenti nell'acqua. In quel caso può aver senso iniziare delle gocce antibiotiche per orecchio (es. Cilodex).
Quando far visitare il bambino?
Se il mal d’orecchio persiste per più di 3 giorni.
Se si associano complicanze come otorrea (fuoriuscita di pus dall'orecchio):
Oppure gonfiore/arrossamento dietro l'orecchio (in questo caso, serve una valutazione rapida, quindi recarsi in Pronto Soccorso se il pediatra non è immediatamente disponibile):
5) MAL DI GOLA
Di solito non serve andare in ospedale per il mal di gola.
Può rendersi necessario, raramente, se mal di gola è così forte che il bambino non riesce in nessun modo a bere, neanche un goccio d’acqua (in alcuni casi gravi non si riesce a deglutire nemmeno la saliva).
COSA FARE A CASA?
- Dare farmaci per il dolore: Paracetamolo o Ibuprofene, ricordando che Paracetamolo (Tachipirina) si può prendere anche prima di mangiare.
- Si possono usare anche spray per la gola naturali o anti infiammatori come Tantum verde.
- Cercare di proporre tanto da bere. Cercare di proporre cibi non troppo caldi. Se il bambino non vuole mangiare, fa niente, ma è fondamentale almeno bere.
- Se c'è mal di gola, soprattutto se con febbre, SENZA tosse e raffreddore, può essere utile eseguire un tampone rapido per streptococco.
Non è un'urgenza, può essere eseguito da 24 ore dopo fino a 5 giorni dopo l'inizio dei sintomi.
I tamponi si possono fare in farmacia, a casa (acquistandoli su internet o in farmacia), oppure nei laboratori privati, presso il proprio pediatra, a volte sono presenti e anche nei Pronto Soccorso, ma non sempre.
Per evitare il sovraffollamento dei PS che spesso non hanno neanche a disposizione i tamponi, consiglio di sfruttare le altre vie proposte (eseguirlo a casa, in farmacia, dal pediatra).
In caso di positività, è necessaria una terapia antibiotica con Amoxicillina semplice per 10 giorni (non Augmentin, non Cefalosporine, se non vi sono ragioni specifiche).
Un approfondimento sul tema, nel post specifico sul mal di gola:
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/05/mal-di-gola-cosa-fare-servira.html
Ricordiamo infine che le afte in bocca sono causate da infezioni virali, come l'herpes, o la mani bocca piedi; in questo caso non serve il tampone, nè l'antibiotico.
Di solito non occorre recarsi in Pronto soccorso se il bambino riesce a bere. Può essere utile consultarsi con il proprio pediatra, anche telefonicamente.
Anche per le afte, maggiori info le trovate nel post specifico:
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/08/puntini-bianchi-o-rossi-in-bocca-afte.html
6) MAL DI TESTA
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non serve andare in ospedale per il mal di testa. Può essere utile se:
- C’è un mal di testa molto molto forte: il bambino piange o urla dal dolore, non riesce ad aprire gli occhi o alzarsi dal letto, non migliora neanche con i farmaci anti dolorifici.
Se il bambino dice di avere “tanto” mal di testa, ma continua a fare le sue attività, mangia, gioca, guarda la tv, si distrae, ride, passa con la tachipirina, è invece una situazione più rassicurante.
- C’è un mal di testa associato ad altri sintomi particolari: il bambino non riesce a camminare perché sbanda, dice di vederci doppio, parla in modo molto strano o non riesce a parlare, non riesce a muovere un braccio o una gamba, o a muovere il collo. Vomita incessantemente. Presenta petecchie (vedi sotto).
- Se c’è un forte e persistente mal di testa entro 48-72 ore dopo aver preso una botta in testa, magari associato ad altri sintomi come quelli visti sopra (difficoltà a parlare o camminare, problemi di vista, vomiti...).
COSA FARE A CASA?
Come al solito, i farmaci per il dolore: Paracetamolo o Ibuprofene. Riposo.
7) DOLORE AL PETTO
Di solito, fortunatamente, il dolore al petto nei bambini non è associato a cause gravi o urgenti. Più spesso sono dolori di tipo muscolare (peggiorano tipicamente facendo un respiro profondo); oppure dovuti a mal di stomaco e reflusso (sensazione di reflusso, vomito, bruciore di stomaco, soprattutto dopo mangiato).
COSA FARE A CASA?
Dare Paracetamolo (Tachipirina); meglio non Ibuprofene in questo caso, perché può dare fastidio allo stomaco. Associare anche un farmaco che riduce l’acidità di stomaco (es. Refalgin, Riopan…), e cercare di evitare cibi pesanti, fritti e molto acidi.
Quando rivolgersi all'ospedale?
- Se il dolore persiste ed è forte e costante, nonostante questi tentativi fatti a casa, non migliora.
- Soprattutto se si associa ad altri sintomi come: svenimenti; sensazione di difficoltà a respirare o di cuore che batte molto veloce; febbre; dolore insorto mentre si faceva attività sportiva.
- Se il dolore è legato ad un trauma, una forte botta, un calcio, un pugno preso contro il torace, un incidente d’auto… (potrebbe esserci la rottura di una costa).
8) DOLORE AD UN TESTICOLO
In questo caso, diversamente da quelli visti prima, è quasi sempre utile andare a fare un controllo, soprattutto se il dolore è molto forte, se c’è anche gonfiore o arrossamento del testicolo, o se il bambino ha preso una botta.
9) SANGUINAMENTI
Il sanguinamento più comune è quello del naso: di solito NON necessita di accesso in ospedale, è un'evenzienza comune e che si risolve da sola. Se sanguina spesso, si può parlarne con il proprio pediatra, si possono prendere delle creme cicatrizzanti come Emofix....
Raramente in caso di sanguinamenti del naso lunghi che proprio non si risolvono da soli, può essere necessario recarsi in ospedale (raro).
Può servire invece l'ospedale:
Se c’è abbondante sangue nel vomito, nella cacca, o nelle urine.
Se la cacca è di colore nero (non marrone o verde scuro, proprio nero). Di solito, si associa a un odore molto cattivo.
Se compaiono tanti puntini rossi violaceii, diffusi in tutto il corpo (petecchie)-> sanguinamenti sotto pelle (le vedremo anche al prossimo punto).
Se ci sono più sanguinamenti associati (es, naso + bocca + pelle...).
10) PUNTINI SULLA PELLE
Di solito non è necessario andare in ospedale per comparsa di puntini sulla pelle.
La maggior parte delle volte non c'è niente da fare, al massimo prendere delle medicine per il prurito, se c'è prurito (anti istaminici-> Fenistil <18 mesi, Cetirizina o altri >18 mesi).
Le cause più comuni sono irritazioni aspecifiche (dermatite, secchezza della pelle, sudore, sole, contatto con piante...), punture di insetto, o infezioni di virus; non sono situazioni di emergenza.
Mi vengono in mente solo due casi importanti da segnalarvi:
1) Orticaria:
Pomfi o chiazze rosa, tipo punture di zanzara, pruriginosi, che spesso vanno e vengono.
E' uno dei problemi di pelle più comuni e può avere tantissime cause (spesso non si riesce a capire). Potrebbe essere dovuta a: contatto con piante urticanti, esposizione al sole, sudore, cloro, punture di insetto, infezioni di virus...
Più raramente può essere dovuta ad allergie a cibi o farmaci: bisogna valutare se il bambino aveva assunto un cibo o un farmaco nuovo pochi minuti prima della comparsa di orticaria, massimo 2 ore prima (nuovo= assunto meno di 3 volte nella vita, se è un farmaco, meno di 3 dosi nella vita). In questo caso, va segnalato al vostro pediatra.
Normalmente, non è un'emergenza, non richiede accesso in Pronto Soccorso.
Lo richiede però se è ASSOCIATA a sintomi di reazione allergica grave: difficoltà a respirare, vomito, svenimento, pallore, sensazione di gonfiore in gola, gonfiore alle palpebre e alle labbra...
2) Petecchie o porpora:
Sono puntini rossi-violacei, che non scompaiono premendo sulla pelle (nella foto si vede che premono con un bicchiere trasparente), oppure noduli rossi violacei. Sono sanguinamenti sotto la pelle.
Se ce ne sono molti, è NECESSARIO FARE UNA VISITA urgente.

...
Infine, vediamo un ultimo esempio di puntini utili da conoscere, ma non gravi:
La scarlattina (infezione da streptococco):
Sono tanti piccoli puntini rosa-rossi, ruvidi, al petto e all'inguine; di solito si associano a febbre e mal di gola.
E' utile conoscere la scarlattina perchè diversamente dalle altre infezioni di virus, streptococco è un batterio, e richiede antibiotico.
Non è un'emergenza; in caso si può portarsi avanti a casa eseguendo il tampone per streptococco, o aspettare di chiedere consiglio al proprio pediatra.
Per maggiori info, potete vedere anche il post dedicato ai puntini sulla pelle:
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/07/10-piu-comuni-tipi-di-puntini-sulla.html)
11) RAFFREDDORE, CATARRO, TOSSE
Per la tosse e il raffreddore, di solito, non è necessario andare in Pronto Soccorso.
Può servire:
- Se c’è difficoltà a respirare: respiro veloce, affannoso, con rientramenti del torace. Nei video sotto vediamo alcuni esempi di bimbi che fanno fatica a respirare:
- Se si associa digiuno con impossibilità a prendere latte nei neonati o lattanti, o a bere nei più grandi.
- Se la tosse è incessante, ad esempio nell'attacco di laringospasmo (questa è una tosse spesso insistente, abbaiante, accompagnata da un rumore di stridore quando il bambino cerca di inspirare-tirare dentro l'aria). Non si trovano molti esempi:
COSA FARE A CASA?
Tanti lavaggi del naso, soprattutto nei bimbi piccoli, prima dei pasti, e di metterli a letto.
Usare sciroppi naturali per la tosse (sopra l'anno di vita), oppure sciroppi farmacologici (sopra i due anni): esistono per tosse grassa, catarrale, o per tosse secca.
Se il vostro bambino ha già sofferto di broncospasmo in passato e gli è già stata prescritta la terapia da fare (via aerosol o via puff), iniziarla subito a casa appena c’è tosse (Ventolin, Broncovaleas...).
Se la tosse è abbaiante, o con stridore inspiratorio: umidificare gli ambienti, fare aerosol con Budesonide.
Informazioni più dettagliate, le trovate nella serie sulla tosse:
https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/11/sos-tosse-2-cosa-fare-casa.html
Segni di difficoltà respiratoria:
https://pediatrachicca.blogspot.com/2023/01/sos-tosse-4-quando-serve-contattare-il.html
12) Sintomi sospetti di diabete
Queste sono forse le situazioni più frequenti, che mi sono venute in mente.
Ho escluso cose dove mi sembrava ovvia la necessità di andare in ospedale: ad esempio, se un bambino cade a terra incosciente e smette di respirare; chiaro, penso che nessuno avrebbe dubbi.
Spero che questo lungo post, possa tornarvi utile!


















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