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Ciao a tutti, sono Federica "Chicca" Persico, pediatra di Casalmaggiore (Cremona). Ho studiato medicina a Parma, e mi sono laureata nel 2015. Ho iniziato a scrivere questo blog dopo essermi specializzata in pediatria, iniziando a lavorare sul territorio come pediatra di famiglia.  Cercavo un modo per semplificare la condivisione con le famiglie di materiale informativo sulla salute, e sulla crescita dei bimbi. Ricordando che questi articoli non possono sostituire i consigli personalizzati che io, o il pediatra che segue il vostro bimbo, possiamo fornirvi di persona, spero che possano essere  utili per trovare delle informazioni di carattere generale, sempre disponibili, anche quando il pediatra non c'è. un bacio a tutti,  Chicca .......... Vi ricordo che è disponibile la  TRADUZIONE AUTOMATICA     di tutto il blog con Google Translate (in alto a destra) AUTOMATIC TRANSLATION of the entire blog is available with Google Translate (in the top right corner) ਪੂਰੇ   ਬਲੌਗ   ਦਾ  

Vomito e diarrea: cosa fare?

Affrontiamo questo problema molto comune, la cui causa di solito è un’infezione: più spesso di un virus, più raramente di batteri come Salmonella e Campylobacter, oppure una tossinfezione.

Nella maggior parte dei casi si può gestire a casa, e non servono farmaci specifici.  

Ricordiamo infatti che non esistono farmaci utilizzabili a casa, che possano fermare subito il vomito o la diarrea, né farmaci che curino le infezioni virali.

Solo per i casi più gravi, invece, può essere necessario ricorrere all'uso di farmaci anti vomito (ospedalieri), e/o idratazione in vena.


Cosa possiamo fare a casa:

-       Offrire spesso da bere.

Dopo un vomito attendere almeno 30-40 minuti, poi si può riprendere a offrire da bere, all’inizio A PICCOLI SORSI, non tutto un biberon o un bicchiere di colpo.

Nella fase iniziale acuta delle gastroenteriti, che dura di solito poche ore (non più di 6-7 ore), è possibile che ci siano tanti vomiti e non si riesca a bere nulla o quasi nulla. Finita questa fase acuta, di solito si riesce a riprendere l’idratazione per bocca.

Cosa bere? Meglio non solo acqua, ma anche acqua e zucchero, oppure altre bevande zuccherate come tè freddo, oppure bustine reidratanti con zuccheri e sali minerali, che si comprano in farmacia (ce ne sono tante, vi scrivo alcuni esempi: Prereid, Dicodral, Salireid, Nancare hydrate, chetodral...).

Si può dare latte? per i bambini di pochi mesi, che si nutrono di solo latte (al seno materno o artificiale), assolutamente sì, è necessario darlo, perchè è il loro unico nutrimento. 

Per i più grandi: qualcuno consiglia di darlo e qualcuno no, perchè è un po' più difficile da digerire, in corso di gastro enterite oltretutto a volte vi è una temporanea difficoltà a digerire il lattosio contenuto nel latte. 

Se però il bambino desidera il latte, piuttosto di non bere niente, datelo pure. Se notate che provoca scariche di diarrea, meglio ridurlo, o usare quello senza lattosio per qualche giorno. Se è ben tollerato, si può bere.

Non è consigliato dare succhi di frutta (arancia, mela, pera…), perché possono essere acidi, e perché possono contenere degli zuccheri che peggiorano la diarrea.

-       Mangiare leggero.

Dopo che è finita la fase più acuta di vomiti, ed è riuscito a bere, si può proporre qualcosa da mangiare, anche solo pochi bocconi. Si può dare, ad esempio: pasta in bianco, riso in bianco (eventualmente con un filo d’olio e parmigiano/grana grattugiato), patate lesse, carne bianca alla piastra, pane, cracker, grissini, fette biscottate, biscotti secchi senza cioccolato e creme, qualche assaggio di frutta. 

E’ normale che i bambini in questi giorni di gastro enterite, mangino meno del solito.

Attenzione soprattutto alle uova crude o carni crude (anche i würstel): meglio non darli. Se il bimbo li ha assunti nei giorni precedenti alla gastro enterite, l'infezione potrebbe venire da lì.

-Usare integratori naturali anti nausea.

Esempi: Chetozen, Nauzen sciroppo e stick (marca Buona),  Nausless (marca Humana)...

-       Dare probiotici (“fermenti lattici”)

Le evidenze scientifiche sull’utilità dei probiotici in corso di gastro enterite non sono conclusive, pertanto non diamo una raccomandazione forte ad acquistarli; potrebbero comunque contribuire a ridurre un po’ la durata della diarrea, come indicato recentemente dalla società di gastroenterologia pediatrica ESPGHAN.

Tra i ceppi più studiati ricordiamo: il lattobacillo Ramnosus GG (es dicoflor, kaleidon, lactobif…), il Saccaromices boulardi (es Codex, Biotrap bustine…).

-       Usare delle bustine per ridurre la diarrea.

Uno dei più efficaci è Tiorfix bustine (Racecadotril). La dose dipende dal peso, all’incirca:

Fino a 9 kg: una bustina da 10 mg per 2-3 volte al giorno.

Passati i 9 kg, fino a 12 kg: due bustine da 10 mg (pari a 20 mg) per 2-3 volte al giorno.

Dai 13 ai 27 kg: una bustina da 30 mg per 2-3 volte al giorno.

Sopra i 27 kg: due bustine da 30 mg per 2-3 volte al giorno.

Oppure TIORFAN sciroppo (stessa molecola).

Alternativa: Gelenterum bustine bambini, un altra combinazione di molecole con effetto protettivo sulla mucosa intestinale per ridurre la diarrea, che si può prendere circa 3 volte al giorno.

Ricordiamo che diversamente dal vomito, che di solito dura poco, la diarrea normalmente dura diversi giorni, e si risolve gradualmente.

-       Dare Tachipirina (Paracetamolo) se c’è mal di pancia o febbre.

(O male da qualche altra parte). 

Meglio evitare Ibuprofene (es. Nurofen) in questi casi, perché può dare fastidio allo stomaco, e anche causare problemi renali se assunto quando si è bevuto poco.

Si può riprendere ad usarlo quando il bambino non vomita, mangia e beve adeguatamente.

Curiosità: può servire l'antibiotico? 

Per vomito e diarrea quasi mai. 

Ci sono solo rari casi, ad esempio gravi infezioni da Campylobacter, per cui si prova un trattamento antibiotico; sono casi che di solito necessitano di ospedalizzazione per diarree prolungate e abbondanti, con sangue. 

Tutte le altre infezioni virali e anche altre infezioni batteriche, purtroppo invece non beneficiano del trattamento antibiotico. 

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Quando serve andare in ospedale?

-       Se non si riesce a far idratare il bambino; anche finita la prima fase più acuta, ancora non riesce a riprendere a bere; appena beve un sorso, subito vomita, per tutta la giornata.

In particolare, dovremo cercare una valutazione più urgentemente per un bambino molto piccolo, di pochi mesi di vita; mentre con un bambino più grandicello c’è meno urgenza.

-       Se il bambino ha avuto molti vomiti e scariche, e ora appare estremamente abbattuto, prostrato, pallido, con profonde occhiaie; non gioca, non si alza dal letto o non vi risponde.

-       Se compare un mal di pancia molto forte, non a crampi che vanno e vengono, ma fisso e costante in un punto della pancia (ad esempio in basso a destra).

-       Se compare sangue nelle feci, nelle urine o nel vomito. Anche se compaiono puntini o chiazze rosse violacee sulla pelle (petecchie): vedi il post: quando andare in ospedale?

Tra le evenienze più rare, ricordiamo anche:

-       Nei bambini che soffrono di gravi malattie di base (es. malattie metaboliche, gravi cardiopatie con scompenso cardiaco, fibrosi cistica, deficit immunitari, diabete soprattutto se siete all’inizio e non sapete come gestirlo…)

-       Se ci sono sintomi suggestivi di diabete, esempio se il bimbo è qualche settimana che lamenta stanchezza, malessere, ha perso peso, fa molta pipì magari anche di notte ha preso a bagnare il letto, beve in modo anomalo.

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Spero che questi consigli possano esservi utili, per affrontare questi momenti abbastanza spiacevoli di vomito e diarrea, che tutti i bimbi prima o poi si trovano ad attraversare. 

Nella maggior parte dei casi, fortunatamente l’ospedale non vi servirà, e potrete assistere il vostro bimbo a casa, rassicurati dal fatto che sapete come comportarvi, e a cosa stare attenti!

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