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Ciao a tutti, sono Federica "Chicca" Persico, pediatra di Casalmaggiore (Cremona). Ho studiato medicina a Parma, e mi sono laureata nel 2015. Ho iniziato a scrivere questo blog dopo essermi specializzata in pediatria, iniziando a lavorare sul territorio come pediatra di famiglia.  Cercavo un modo per semplificare la condivisione con le famiglie di materiale informativo sulla salute, e sulla crescita dei bimbi. Ricordando che questi articoli non possono sostituire i consigli personalizzati che io, o il pediatra che segue il vostro bimbo, possiamo fornirvi di persona, spero che possano essere  utili per trovare delle informazioni di carattere generale, sempre disponibili, anche quando il pediatra non c'è. un bacio a tutti,  Chicca .......... Vi ricordo che è disponibile la  TRADUZIONE AUTOMATICA     di tutto il blog con Google Translate (in alto a destra) AUTOMATIC TRANSLATION of the entire blog is available with Google Translate (in the top right corner) ਪੂਰੇ   ਬਲੌਗ   ਦਾ  

TUTTO SUL BRONCOSPASMO (1) Cos’è? Da cosa è causato?

Oggi vorrei approfondire il problema del "broncospasmo", che interessa fino al 30% dei bambini nei primi anni di vita (forse, nella nostra ridente Pianura Padana, anche di più!).

Cos’è il broncospasmo?

Il broncospasmo, come abbiamo visto, è un problema abbastanza frequente soprattutto nei bambini piccoli, sotto i 6 anni di vita.

Partiamo prima di tutto da ricordare cosa sono i bronchi: sono i canali, i condotti che portano l’aria verso il nostro polmone.

Il broncospasmo, come dice la parola stessa, è uno spasmo, una contrazione della parete dei bronchi, che si restringe temporaneamente, facendo passare meno aria, come vediamo nel disegno.

A sinistra: il bronco normale.       A destra: bronchi “contratti” per il broncospasmo.


Quali sono i sintomi del broncospasmo?

Possiamo avere: tosse, rumore di fischio nel respiro (non sempre presente). Nei casi più gravi: difficoltà a respirare.

Posso riconoscere da solo se mio figlio ha il broncospasmo, oppure una comune tosse?

Purtroppo no, non sempre: a volte si riesce a sentire un rumore di "fischietto" nel respiro, a volte no. 

In questa registrazione- sperando che riusciate ad aprirla...- sentiamo ad esempio un bimbo che tossisce, dove si sento un po' il fischio:

https://drive.google.com/file/d/1Ha-vvQtvyBhUbScmBmZZCOOvoRCjLfsK/view?usp=sharing

(Questa clip audio è stata messa a disposizione da una famiglia, che gentilmente ha voluto condividere la propria esperienza con gli altri genitori. Li ringraziamo moltissimo!)


Può diagnosticarlo però facilmente il medico, sentendo i caratteristici fischi, sibili, all’auscultazione del torace, con l'aiuto del fonendoscopio.

In caso di tossi insistenti e prolungate, anche se il bambino non ha mai sofferto di broncospasmo, meglio consultarsi quindi con il proprio pediatra. 

Da cosa è causato il broncospasmo?


Nei primi 5-6 anni di vita, di solito è causato da infezioni delle vie respiratoriedi solito da virus.


Altre cause che lo possono scatenare (soprattutto nei bambini più grandi): corsa, riso, esercizio fisico, allergie respiratorie.


Broncospasmo e Asma sono la stessa cosa?

No, non proprio.

Broncospasmo significa genericamente contrazione dei bronchi, qualsiasi ne sia la causa.

-  Nei primi anni di vita, come dicevamo sopra, il broncospasmo è causato di solito da infezioni respiratorie: come l'influenza, il covid, il virus del raffreddore...

Questo problema spesso si risolve crescendo: i bronchi diventano più grandi, meno reattivi, e anche se ci prendiamo delle infezioni, queste non scateneranno più il broncospasmo. 

- In alcuni bambini però il problema può persistere anche da più grandi (circa dopo i 5-6 anni). 

In questo caso spesso, oltre alle infezioni, possono però emergere nuove cause: possono comparire delle allergie respiratorie (ad esempio a pollini di piante, pelo di animali, o alla polvere...); oppure il broncospasmo può essere scatenato dalla corsa, dall'attività sportiva.

In questi casi, si inizia a parlare di una vera e propria malattia respiratoria, che chiamiamo “asma”. 

Quindi l'asma, semplificando, è la malattia respiratoria caratterizzata da persistenza di episodi di broncospasmo nei bambini dopo i 5-6 anni, che spesso si associa anche ad allergie respiratorie. 

Prima dei 5-6 anni di solito non si parla di asma, ma solo di "broncospasmi".

A che età si possono sviluppare le allergie respiratorie?

Ognuno è diverso, ma la maggior parte dei bambini che le sviluppano, le sviluppano dopo i 3 anni, spesso dopo i 5 anni. Quindi, nonostante sia possibile indagarle anche prima (anche per rassicurare genitori preoccupati...) è poco probabile che il vostro bambino presenti già delle allergie respiratorie, se ha meno di 3 anni. E' invece molto probabile che in questa fascia di età, prenda continue infezioni virali, e che siano queste la causa dei broncospasmi.

Si può prevedere se un bambino da grande avrà l’asma?

No.

Non si può prevedere al 100% chi svilupperà o meno asma da grande, ma sappiamo che hanno un rischio maggiore:

-       I bambini che hanno avuto broncospasmo da piccoli

-       I bambini che hanno avuto bronchiolite nel primo anno di vita, soprattutto se da Virus Respiratorio Sinciziale

-       quelli che hanno genitori o fratelli asmatici

-       quelli che sviluppano delle allergie respiratorie

-       quelli che soffrono di dermatite atopica

-       quelli che soffrono di allergie alimentari

Non è detto che chi ha queste caratteristiche, svilupperà per forza  l'asma, ma solo che è un po’ più a rischio degli altri.

I bambini con broncospasmo (<6 anni) devono sempre essere seguiti da uno specialista pneumologo?

Non sempre, anzi, nella maggior parte dei casi non vi è la necessità. Il broncospasmo infatti è un problema molto comune, come abbiamo visto, che nella maggior parte dei casi si risolve crescendo, e che può essere trattato secondo le indicazioni del pediatra di famiglia.

Si può richiedere la valutazione specialistica in casi gravi, anomali.

I bambini con asma devono sempre essere seguiti da uno specialista pneumologo?

Per i bambini dopo i 5-6 anni, se vi è la possibilità, secondo me è invece consigliabile fare anche una valutazione specialistica. In questo caso lo specialista può eseguire: 

- test allergici

- prove respiratorie come la spirometria, o la misurazione dell'ossido nitrico (feNO) (non si riesce ad eseguirle nei bambini più piccoli di 5-6 anni!)

- lo specialista può porre la diagnosi di asma e rilasciare la relativa esenzione qualora ve ne siano i requisiti

Successivamente alla diagnosi, se l'asma è ben controllato e dà pochi sintomi, si può valutare anche di continuare a monitorarlo con il proprio medico o pediatra di famiglia, senza necessariamente frequenti visite specialistiche.

Nei casi di asma grave con frequenti riacutizzazioni, invece, l'appoggio ad un centro specialistico è solitamente necessario.

……………………………..

Spero che abbiate trovato in questo post informazioni utili.

Nel prossimo post: Approfondimento sui diversi termini: bronchite? broncospasmo? asma? bronchite asmatica?? che caos!

https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/05/tutto-sul-broncospasmo-2.html

I post successivi della serie:

3) quali farmaci si possono usare per trattare il broncospasmo? Aerosol o puff: cosa è meglio?  

https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/03/tutto-sul-broncospasmo-3-come-si-cura.html

4) tutto sui distanziatori: Quale distanziatore prendere? Come si usa? Come si pulisce?

https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/03/tutto-sul-broncospasmo-4-cosa-sono-e.html

5) quando serve l'ospedale? IN ARRIVO

6) si può prevenire il broncospasmo?

https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/03/tutto-sul-broncospasmo-6-si-puo.html

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