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SOS estate: al sole in sicurezza


Un’esposizione eccessiva al sole, e le scottature solari, soprattutto nella prima infanzia, sono un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle in età adulta.

Io purtroppo ne so qualcosa, avendo una pelle molto chiara, ed essendo cresciuta negli anni ’90, dove l’attenzione verso la protezione solare non era quella di oggi.

Al giorno d’oggi, invece, abbiamo un maggiore accesso alle informazioni, e possiamo fare le scelte migliori per esporre i bambini al sole in sicurezza.

Le principali Società scientifiche ci raccomandano di:

1) Non esporre i bambini al sole nelle ore centrali della giornata

Quando possibile, cercare di evitare l’esposizione dalle 10.00 alle 17.00 per i bambini nel primo anno di vita, dalle 11.00 alle 16.00 per i più grandi.

2)   Cercare spesso riparo all’ombra

Anche quando si è all’aperto, proporre il più possibile di passare il tempo all’ombra, ad esempio sotto le piante, o protetti da un ombrellone.

3)   Usare indumenti protettivi

Meglio far indossare sempre una maglietta di cotone, un cappello, e gli occhiali da sole.

Esistono anche vestiti appositi che offrono una protezione maggiore rispetto ad una maglietta di cotone semplice, potremo trovarli in commercio con la dicitura “UPF” -> “UV protection factor”.

4)   Usare creme con protezione solare, quando l’esposizione è inevitabile

Usare creme con protezione solare 50+ in tutte le aree esposte.

La Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP) ha ideato ad esempio l’acronimo “COCCO”, per ricordarci alcuni dei punti chiave da mettere sempre in atto: Camicia, Ombra, Cappello, Crema e Occhiali!

Per quanto riguarda le creme solari, vediamo 8 domande frequenti:

1.   Da che età possono essere usate?

Le creme solari sono consigliate a tutti i bambini a partire dai 6 mesi.

Pima dei 6 mesi l’indicazione della maggior parte delle società scientifiche è di non esporre i bambini al sole.

Qual’ora sia inevitabile, molti dermatologi e Società scientifiche ci consigliano comunque di applicare le creme solari, anche prima dei 6 mesi.

2.   Le devono usare solo i bambini con pelle molto chiara, o che non si sono ancora abbronzati?

No: le creme protettive sono raccomandate per tutti, anche se naturalmente chi è di fototipo più chiaro ha un maggiore rischio di scottature, soprattutto alle prime esposizioni della stagione.

Le persone di fototipo 1 (pelle molto chiara, capelli di solito rossi o biondi), hanno poca melanina, tendono ad abbronzarsi molto poco, non hanno quasi nessuna protezione naturale dal sole.

Le persone di fototipo 2 e 3 (persone di etnia “caucasica” con pelle chiara o media, capelli da biondi a castano scuro), possono più o meno facilmente “abbronzarsi”, ovvero la loro pelle è capace di produrre melanina quando esposta al sole. La melanina viene prodotta nella nostra pelle proprio per formare uno schermo protettivo contro i raggi UV.  È vero quindi che l’abbronzatura ci protegge (parzialmente) dal sole; tuttavia, può fornire un fattore di protezione pari solamente ad un SPF 2-3.

Le persone di fototipo medio o scuro (4, 5 e 6), invece, hanno naturalmente più melanina nella loro pelle, e godono di una protezione sempre presente dai raggi UV.

Per le persone di fototipo 6, il più scuro (ad esempio quindi per le persone di origine etnica dall’Africa sub sahariana), è stimato che la melanina naturalmente presente nella loro pelle, possa fornire una protezione paragonabile ad un SPF 10-13.

Abbiamo visto quindi che nessun fototipo è totalmente protetto dal sole, nemmeno le persone con fototipo più scuro, né tantomeno le persone con fototipo intermedio, quando si abbronzano: tutti beneficiano della protezione solare.

3.      In che ore della giornata devono essere applicate le creme solari?

Una buona regola è applicarle sempre, o perlomeno, nelle nostre zone, in Primavera-Estate, dalle 9.30 del mattino fino alle 18 del pomeriggio circa.

Un metodo più preciso può essere quello di consultare l’indice UV giorno per giorno, e nelle diverse ore della giornata: si trova facilmente sui principali siti e app meteo, insieme alle previsioni.

Quello del mio telefono, ad esempio:

Indice UV da 0 a 2: possiamo stare all’aperto senza protezione.

Indice UV da 3 a 7: usare protezioni (crema solare, cappello, maglietta, occhiali…).

Indice UV da 8 in su: usare protezioni, cercare riparo dal sole se possibile (andare all’ombra, o all’interno).

4.   Quanta crema bisogna mettere?

Per ottenere la protezione indicata sulla confezione, dobbiamo mettere una buona quantità di prodotto, circa 2 gr per m2 di superficie corporea. Questa però non è un’indicazione semplicissima da seguire!

Per semplificare, si può consigliare di applicare per ogni area del corpo (viso, petto, pancia, schiena alta, schiena bassa, coscia, gamba, eccetera…) una quantità di crema pari circa a quella che sta su due dita, oppure delle dimensioni di una moneta da 1 euro.

Per i bambini sotto i 6 anni la dose può essere un po’ ridotta (1 dito-1 dito e mezzo per area).

Nel dubbio: meglio abbondare che stare scarsi!

5.   Ogni quanto va ri applicata?

La crema andrebbe riapplicata ogni 2 ore mentre si è al sole, e sempre dopo una doccia o dopo aver fatto il bagno.

6.   Quali sono i prodotti migliori per i bambini?

Questo è un argomento molto dibattuto. Tutti i prodotti venduti in Europa rispettano le regole delle Agenzie regolatorie europee, e possono pertanto essere considerati essenzialmente sicuri.

Per i bambini, sono raccomandate creme con protezione UVB 50+ e che proteggono anche dai raggi UVA, resistenti all’acqua (vanno comunque riapplicate sopo il bagno, ma sono un po’ più resistenti delle altre).

La parte più dibattuta è quella relativa a quali filtri solari prediligere: alcune società scientifiche, come la World Health Academy of Dermatology and Pediatrics, raccomandano preferenzialmente i filtri fisici (minerali) per i bambini, rispetto ai filtri chimici.

Questa è una raccomandazione che è data in via precauzionale. I filtri fisici infatti sono stabili, efficaci, sicuri; i vari filtri chimici presenti in commercio, hanno dimostrato in alcuni studi di poter passare in minima parte nella circolazione sanguigna, e ci sono ancora alcuni dubbi riguardo a loro possibili effetti negativi sulla salute, come una interferenza con alcuni ormoni.

Attualmente, non c’è evidenza che le quantità contenute nelle creme solari causino danni alla salute umana (altrimenti non verrebbero più vendute neanche per gli adulti!).

Tuttavia, visto che è un argomento ancora dibattuto e su cui, forse, è necessario condurre maggiori studi, alcune Società scientifiche- ma non tutte- hanno ritenuto in via precauzionale di raccomandare per i bambini l’uso dei soli filtri fisici (soprattutto per i bambini sotto ai 6 anni).

7.   Se desideriamo seguire questo consiglio precauzionale, come possiamo riconoscere quali creme contengono filtri fisici?

Di solito è indicato sulla confezione, troveremo scritto “filtri fisici” o “minerali”; tra gli ingredienti, leggeremo ZINX OXIDE e TITANIUM DIOXIDE.

Alcuni esempi:


Nota: quest’ultima mi piace, ad eccezione purtroppo del fatto che contiene profumi; la profumazione è molto gradevole, ma ad alcune persone, soprattutto a chi soffre di dermatite atopica, potrebbe causare allergia.

Tra le creme con filtri chimici, per i più grandicelli e per gli adulti, segnalo invece la mia linea preferita, la UVmune 400 di La roche posay. 

Contiene tanti filtri solari, praticamente quasi tutti quelli in commercio… in particolare, hanno un filtro di loro proprietà (gruppo l’Orèal), il “Mexoryl 400”, che dovrebbe avere una migliore azione protettiva sugli UVA lunghi che risultano essere meno coperti dagli altri filtri chimici in commercio. Per questo è la mia preferita tra i prodotti con filtri chimici.

Se non riuscite a prendere queste creme citate, però, non preoccupatevi! La cosa fondamentale è prendere una crema con protezione solare e usarla con costanza, non quale crema si sceglie.

Filtri fisici o chimici… per gli adulti?

Se lo si desidera, ovviamente, è possibile usare creme con filtri fisici anche per gli adulti. Non ne vengono prodotte così tante, soprattutto perché per ottenere un fattore di protezione elevato, è necessario utilizzare una grande quantità di filtro, e queste sostanze tendono a rendere le creme un po’ bianche e “pastose”, quindi tendenzialmente agli adulti non piace questa texture.

8.   Quanto dura una crema solare?

Dopo l’apertura di solito dura 6-12 mesi: deve essere indicato sulla confezione. 

Di solito non è possibile quindi riutilizzare una crema aperta dall’ estate precedente.

Da chiusa, invece, una crema solare dovrebbe durare almeno 3 anni dal momento in cui è stata prodotta.

Spero che questi consigli vi siano  stati utili per affrontare al meglio questi mesi estivi, e godervi il sole in sicurezza!

Altri post a tema estate:

SOS estate: altri consigli per affrontarla al meglio

Cosa fare in caso di punture di insetti? E di otite da piscina? A che altitudine possono essere portati i bambini? E altre domande comuni del periodo estivo:

https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/06/sos-estate-10-domande-per-affrontarla.html

Farmaci da portare in viaggio:

https://pediatrachicca.blogspot.com/2025/06/sos-estate-i-farmaci-da-portare-in.html

Una lettura sotto l’ombrellone… Storia dell’abbronzatura e dell’importanza del colore della pelle:

https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/06/breve-storia-dellabbronzatura-e.html

Alcuni riferimenti per le informazioni che trovate nel testo:

https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1741183468.pdf

https://www.nhs.uk/live-well/seasonal-health/sunscreen-and-sun-safety/

https://www.aad.org/media/stats-sunscreen

https://www.cancer.org.au/cancer-information/causes-and-prevention/sun-safety/be-sunsmart

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