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Ciao a tutti, sono Federica "Chicca" Persico, pediatra di Casalmaggiore (Cremona). Ho studiato medicina a Parma, e mi sono laureata nel 2015. Ho iniziato a scrivere questo blog dopo essermi specializzata in pediatria, iniziando a lavorare sul territorio come pediatra di famiglia.  Cercavo un modo per semplificare la condivisione con le famiglie di materiale informativo sulla salute, e sulla crescita dei bimbi. Ricordando che questi articoli non possono sostituire i consigli personalizzati che io, o il pediatra che segue il vostro bimbo, possiamo fornirvi di persona, spero che possano essere  utili per trovare delle informazioni di carattere generale, sempre disponibili, anche quando il pediatra non c'è. un bacio a tutti,  Chicca .......... Vi ricordo che è disponibile la  TRADUZIONE AUTOMATICA     di tutto il blog con Google Translate (in alto a destra) AUTOMATIC TRANSLATION of the entire blog is available with Google Translate (in the top right corner) ਪੂਰੇ   ਬਲੌਗ   ਦਾ  

Neonato (4) Coliche e pianto insistente

Parliamo di “coliche” quando un bambino presenta episodi ricorrenti di pianto, soprattutto alla sera, o di notte, dalle 2-3 settimane di vita circa, fino ai 3-4 mesi.

Per definizione, per poter parlare di coliche, gli episodi di pianto dovrebbero durare almeno 3 ore, per almeno 3 giorni a settimana.

Il bimbo può piangere, diventare più rosso in viso, tirare su le gambine, stringere i pugni, avere la pancia tesa e gonfia.

Pur essendo una delle esperienze più comuni che tantissimi genitori affrontano -provata anche sulla mia pelle- in realtà, è un argomento di cui si sa ancora poco.

Tradizionalmente, si riteneva che le coliche fossero dei mal di pancia dovuti ad un accumulo di aria nel pancino e/o ad un’immaturità fisiologica del tratto gastro-intestinale; infatti, si risolvono crescendo.

Questo è probabilmente vero, anche se è difficile distinguere queste cosiddette “coliche” da altre cause di pianto, o da un insieme di concause che si sommano insieme. Ad esempio, un bambino potrebbe essere solo molto sensibile e voler essere preso in braccio, o attirare la vostra attenzione, o soffrire di reflusso… alla fine, diciamo sempre che “ha le coliche”.

E’ stata ipotizzata addirittura una correlazione tra le coliche del lattante, e lo sviluppo di emicrania da grandi.

Anche se non abbiamo certezze sulle cause di questi insistenti pianti dei bambini, è bene conoscere alcuni punti fermi:

-       Queste “coliche” non sono pericolose, se non per la salute mentale dei genitori, stanchi morti; si risolvono da sole, con la crescita.

-       Esistono pochi accorgimenti volti ad alleviare il pianto, che vedremo in seguito. Come sempre, vengono però offerti anche altri “trattamenti” vari e fantasiosi, come manipolazioni di schiena e testa, pur privi di solide evidenze scientifiche che ne documentino l’efficacia. Siete liberi di provarli, però è giusto avere tutte le informazioni, per poter scegliere consapevolmente. Come abbiamo già visto nel post dedicato al rigurgito, penso sia giusto sapere che chi offre questi trattamenti, può giocare anche sul fatto che: 1) le coliche dopo poco tempo tendono comunque a passare da sole, o ad essere altalenanti, certi giorni vengono, altri no- ma vi verrà detto che se sono passate, è sicuramente grazie al trattamento che avete fatto. 2) Effetto placebo: anche se le coliche rimangono uguali, la mente umana tende naturalmente a sentire meno stress e percepire un beneficio, se crediamo di stare eseguendo un trattamento utile.

-       Mai scuotere il bambino per farlo smettere di piangere; è inutile, e molto pericoloso. Può portare a danni permanenti al sistema nervoso. Se siete stanchi piuttosto cercate qualcuno che vi aiuti, o lasciate semplicemente il bambino nella sua culla e lasciatelo piangere, se non riuscite più a tenerlo in braccio.

-       Se il pianto è estremamente insistente, inconsolabile anche prendendolo in braccio, e con i soliti accorgimenti; anomalo; o si associano altri sintomi (es. sangue nelle feci, difficoltà ad alimentarsi, febbre...), meglio fare una visita medica. 

Alcuni accorgimenti per un bimbo che piange incessantemente/ha coliche:

-       Controllate tutte le cose che potrebbero dargli fastidio: deve mangiare? Ha il pannolino sporco? Può essere che abbia troppo caldo, troppo freddo? Ha un’irritazione nella zona del pannolino? (spesso comunque non ci sarà nessuno di questi problemi)

-       Prendetelo in braccio, se non siete troppo stanchi: spesso, piangono solo perché vogliono essere presi in braccio.

-       Cercate di stare tranquilli: è più facile a dirsi che a farsi, ma abbiamo l’impressione che i neonati abbiano molta empatia e percepiscano lo stress nei genitori, e ciò li fa piangere ancora di più. Non pensate che “dovete per forza farlo smettere di piangere” o capirne il motivo, o che stia per forza soffrendo. Piangere è il loro unico modo di comunicare, possono piangere anche solo per attirare la vostra attenzione. Se vostro figlio piange, non significa che siete dei cattivi genitori, perché non riuscite a calmarlo: significa solo che è un neonato normale.

-       Provate a cullarlo, tenerlo in spalla (per ridurre il reflusso), o tenerlo appoggiato sulle vostre braccia a pancia in giù.

-       Provate a portarlo in giro in auto o sul passeggino: di solito è gradito, anche perché i “sobbalzi” aiutano a rompere le bolle d’aria nella pancia.

-       Controllate che non ci sia una luce o un rumore troppo forte nella stanza. Di solito è preferibile uno stato di ombra o buio, e silenzio, oppure leggeri rumori di sottofondo (TV accesa a basso volume, elettrodomestici che fanno un ronzio, video su YouTube o altri strumenti appositi che generano “white noise”, rumore di pioggia….)

-       Provate dei prodotti naturali a base di erbe e/o cicli di probiotici (“fermenti lattici”) es. Colimil o altri: nella mia esperienza, sembrano dare un leggero aiuto. Dal punto di vista della letteratura scientifica, c’è qualche dato positivo, ma ancora non tantissime evidenze. E’ giusto dire pertanto che anche su questi, non ci sono certezze di efficacia. 

-       Se c’è molta aria nella pancia, valutate con il pediatra la possibilità di usare un ciclo di goccine di Simeticone che assorbe e riduce l’aria nella pancia (es. Mylicon, Colinox).

-       Se c’è tanta aria, è utile anche massaggiare la pancia, stimolare il sederino con un sondino oppure fare un microclisma se non fa la cacca da più di 24-48 ore, per riuscire a liberarsi.

-       Se è allattato con latte artificiale, provate un latte di un’altra marca o un latte specifico anti colica (presente ormai in quasi tutte le maggiori linee di latti artificiali), e valutate se gli dà beneficio.

.....

Anche per questo post abbiamo concluso, vi ricordo che potete consultare anche gli altri della serie:

1^ post) Alimentazione: latte al seno, latte artificiale. 

https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/08/neonato-1-lalimentazione-latte-materno.html

2^ post) Rigurgito, ciuccio, vitamine. 

https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/08/neonato-2-rigurgito-ciuccio-vitamine.html

3^ post) Cacca e pipì

https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/08/neonato-3-cacca-e-pipi-coliche.html

4^ post) Coliche/pianto insistente.

https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/08/neonato-4-coliche-e-pianto-insistente.html

5^ post) Nanna sicura.

6^ post) Cura del neonato: le cose base da sapere su pelle e ombelico.

7^ post) Le cose base da sapere su occhi, bocca, testolina.

8^ post) Le cose base da sapere su genitali, gambe e piedini.

9^ post) Segni di allarme a cui stare attenti. Raccomandazioni sul non scuotere i bambini.

10^ post) Le abilità del bambino nei primi 4-6 mesi di vita.

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