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MARIA MONTESSORI (5): lo spazio gioco
Come abbiamo visto nei post precedenti, per Maria Montessori, l’ambiente svolge un ruolo fondamentale nell’educazione dei bambini.
Se volete ripercorrere i post precedenti:
Il metodo educativo Montessori
https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/08/maria-montessori-2-il-metodo-educativo.html
La vita pratica del bambino in casa
https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/08/maria-montessori-3-la-vita-pratica.html
La casa Montessori stanza per stanza
https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/08/maria-montessori-4-la-casa.html
...
Secondo Maria, come abbiamo visto, l’ambiente, è lo
strumento attraverso cui si stimola l’attività dei bambini, si favorisce la
loro indipendenza, e si accende la loro curiosità.
Posti in un
ambiente a loro sfavorevole (in tutti i sensi), i bambini non potranno
raggiungere il loro massimo potenziale.
Posti invece in
un ambiente favorevole, tireranno fuori il meglio di loro, troveranno interesse
e passione nel “fare bene”.
In questo senso, anche l’ambiente della nostra casa può essere studiato per dare il meglio ai bambini che la abitano.
In questo post
parliamo di quello che è uno spazio fondamentale per i bambini: lo
spazio gioco.
Per spazio gioco non
intendiamo necessariamente una stanza dedicata, una vera e propria “sala giochi”,
ma qualsiasi spazio che venga dedicato ai bambini come zona gioco, sia esso
nella cameretta, nel soggiorno, o in altre stanze della casa.
Per organizzare uno spazio gioco seguendo le osservazioni
di Maria Montessori, dobbiamo tenere in considerazione alcuni aspetti:
-
Dovremo
dedicare delle aree specifiche al gioco dei bambini: questo non significa tanto
relegare i bambini solo a certi angoli, ma prestare attenzione al fatto
che i bambini abbiano degli spazi adeguati in cui poter giocare.
-
Non cercare di “nascondere” i giocattoli, come se fossero qualcosa di brutto, che
non deve rovinare l’armonia della casa; non trattare i giocattoli come se dovessero
essere necessariamente rinchiusi e nascosti, per non essere considerati “in
disordine”.
In ogni
stanza in cui fisicamente il bambino viene a giocare, e in cui riteniamo che
possa farlo, deve esserci uno spazio dedicato per accogliere lui e i suoi
giocattoli.
-
I
giocattoli devono essere possibilmente esposti “in
bella vista” il più possibile,
per attirare il bambino sia ad usarli, sia a riporli quando ha finito (spesso,
i bambini sono più restii a “mettere in ordine” i loro giochi se non possono più
vederli, o se devono distruggere una costruzione che hanno fatto… se invece i
giocattoli e le costruzioni sono “esposti” con orgoglio nella casa, per i
bambini rimetterli al loro posto diventa molto più piacevole). Si possono usare
mensole, o scaffalature aperte, il più possibile.
-
Se ci
sono piccole parti che devono essere contenute in un cestino o contenitore,
questo può essere utilizzato; ma si consiglia di
non buttare tutti i giocattoli alla rinfusa in scatole o cesti.
Verranno usati dei piccoli contenitori solo quando necessario, e conterranno
preferenzialmente oggetti di uno stesso tipo (ad esempio: mattoncini lego;
pezzi della pista di un treno; vestiti per le bambole….). Per meglio delimitare
un’attività dall’altra, se un’attività comprende diversi pezzi, può anche essere
posta su un vassoio dedicato.
-
I
giocattoli devono quindi essere esposti in
maniera ordinata e gradevole
esteticamente. Secondo Maria Montessori, la bellezza e l’ordine
possono essere apprezzati anche dai bambini piccoli, e spingono ad un maggiore
interesse verso le attività proposte, oltre che ad una maggiore facilità nel
rimetterle a posto.
- I giocattoli esposti dovranno, ovviamente, essere posizionati in basso, ad altezza bambino.
-
Limitare i giocattoli e le attività esposte: questo è il punto chiave. Prima di
tutto, perché è impossibile esporre in maniera
ordinata e gradevole, in bella vista, quintali di giocattoli. Non c’è
modo, a meno che non si possiedano sale gioco grandi quanto un appartamento. Se i giocattoli sono troppi, diventa inevitabile cacciarli alla rinfusa dove capita, sia esso dietro al
divano, in enormi contenitori, oppure abbandonati in mezzo alla stanza.
Provate a
pensare: se risulta impossibile e sfiancante per noi adulti stare a dietro a
così tanti giocattoli, come potrebbe farcela un bambino piccolo?
Certamente,
non possiamo pretendere che un bambino impari pian
piano a “mettere a posto”, se lo mettiamo di fronte a quintali di roba,
che metterebbero alla prova anche un organizer professionista.
Infine, è
stato osservato anche in esperimenti appositamente progettati, che, quando i bambini vengono messi di fronte a troppe
attività, tendono a giocare con più difficoltà. Perdono la
concentrazione, e sono confusi, sopraffatti dall’eccesso che hanno davanti; non
sanno con cosa giocare, e finiscono per passare continuamente da una attività all’altra,
senza sapere cosa fare.
Immaginate
come vi sentite quando scorrete per un’ora l’infinita libreria di film e serie
TV proposte da Netflix, e finite per non guardare niente, perché nel frattempo si
è fatto troppo tardi: ecco.
Invece,
quando le attività proposte sono in numero adeguato, per un bambino è più
facile scegliere, e dedicarsi con passione ad una di queste.
-
Il numero di attività esposte può aumentare con l’età del
bambino: per un bambino 0-3
anni, dovremo esporre poche attività (massimo 10) per volta; un bambino grande,
invece, riuscirà a gestire un po’ più oggetti.
- E se abbiamo tanti giocattoli, come facciamo? Prima di tutto, cerchiamo di comprare meno cose! In secondo luogo, possiamo ruotare i giocattoli esposti (ogni settimana, o ogni 2 settimane, o ogni mese, o 2 mesi…). Quelli non esposti dovranno essere chiusi e non visibili. In questo modo, eviteremo di avere troppi giocattoli in giro, e, oltretutto, per il bambino sembrerà di avere sempre dei giocattoli nuovi, perché vengono variati regolarmente.
(Se ci sono alcuni giocattoli preferiti, possono rimanere sempre esposti: ad esempio, un pupazzetto preferito, o le matite per colorare…)
- Anche i libri, devono essere esposti in modo ordinato, e con la copertina in bella vista, per catturare l’attenzione dei bambini.
-
Anche i libri possono essere ruotati. È possibile anche scegliere ogni tanto
un tema, e creare una libreria e/o uno scaffale giochi tutto a tema. Ad esempio, si
può fare a tema stagioni, a tema Natale, a tema spazio, a tema animali, dinosauri…
Il
ruolo dell’adulto, quindi, non è solo quello di comprare i giocattoli e
buttarli dentro casa, ma quello di selezionare quali esporre, e quali mettere via, e di
organizzare al meglio l’esposizione dei giocattoli, e l’area gioco/attività.
Come le maestre
nelle classi montessoriane, a casa sarà il genitore ad osservare con quali
attività il bambino gioca più volentieri, e con quali meno, e a decidere quando
è il momento più opportuno di ruotarle.
Ad ogni attività, il suo spazio:
Possiamo prendere
spunto dalle classi Montessoriane anche per identificare diverse “aree” tematiche
che possono essere presenti nel nostro spazio gioco:
--- > un’area piccoli
giocattoli di motricità fine (ad
esempio, lo scaffale con tutti i giocattoli piccoli).
--- > un’area libera
di movimento dove poter correre,
saltare, ed eventuali giocattoli per il movimento (giocattoli da scalare,
dondoli, giocattoli di equilibrio…).
--- > un’area per le attività artistiche (ad esempio, un tavolino basso e un punto dove riporre carta e pastelli, o pasta da modellare…).
--- > un’area
per leggere, con la libreria o le
mensole per i libri, e un punto comodo dove sedersi per leggere.
--- > nelle
classi Montessoriane, infine, troviamo sempre un’area per esercitarsi nelle attività pratiche della
vita quotidiana: in casa, tutta la casa può diventare campo in cui sperimentare
queste attività (come abbiamo visto nel post precedente).
Ecco altri esempi:
Approccio non Montessoriano:
Approccio Montessoriano:
In conclusione…
Lo spazio gioco
del bambino è una delle aree più importanti da organizzare, per un genitore che
voglia seguire i principi Montessoriani. Il gioco, infatti, è l’attività più
importante del bambino, quella attraverso cui apprende, e si interessa al mondo
intorno a sé.
“Il gioco è il
lavoro del bambino”
Maria Montessori
Nel prossimo e ultimo post, parleremo
dei giocattoli Montessoriani. Se provate ad aprire un negozio online, sarete
sommersi da tonnellate di giocattoli definiti “Montessoriani”. Ma sarà
vero, o è solo questione di marketing?
https://pediatrachicca.blogspot.com/2024/09/maria-montessori-6-i-giocattoli.html
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