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Tutto su raffreddori e lavaggi del naso
In questo (lungo) post parleremo di tutto ciò che riguarda raffreddori e pulizia del naso, cercando di districarci tra tanti prodotti diversi.
Il raffreddore può essere un compagno molto frequente, in particolare nei
primi anni di vita dei bambini: come abbiamo visto anche negli altri post
sull’argomento, è proprio per questo che i bimbi erano definiti scherzosamente
“mocciosi”-> perché avevano sempre il “moccio” al naso.
Al raffreddore si può associare anche un po’ di tosse, in particolare coricandosi, quando il muco del naso cola in gola (“postnasal drip”).
Qual è la causa del raffreddore? Viene
perché “fa freddo”?
Il raffreddore è
causato da infezioni: spesso di virus, qualche volta di
batteri.
Di virus che danno raffreddore ne girano tantissimi, soprattutto nei mesi
freddi: dal Rhinovirus, che è proprio il virus “del raffreddore”, all’Influenza,
il Parainfluenza, il Covid…
Batteri che possono dare infezione al naso invece sono ad esempio Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae
e Moraxella catarrhalis.
Il freddo invece può essere una causa solo
“indiretta” di raffreddore. Può succedere, in alcune persone predisposte, che quando
escono, e respirano di colpo aria molto fredda, coli un po’ il naso (questa si
chiama “rinite vasomotoria”), ma di solito dura poco, e si risolve
appena tornano ad una temperatura normale.
Quindi, meglio stare sempre chiusi al calduccio,
per evitare il raffreddore?
No, al contrario, i virus respiratori circolano benissimo in ambienti
chiusi e affollati (come le scuole o i negozi), passando da una persona
all’altra-> anche per questo girano di più d’inverno, quando stiamo spesso
al chiuso.
Quindi meglio fare una passeggiata all’aria aperta ben coperti, che stare
tante ore in una stanza chiusa e affollata.
Va bene anche aprire ogni tanto le finestre per arieggiare, evitando però che
la stanza diventi gelida, e che il bambino stia proprio in mezzo alla corrente
d’aria fredda.
Infine, l’ultima causa del raffreddore possono essere le allergie respiratorie.
I raffreddori allergici sono più comuni di primavera, estate, e inizio
dell’autunno, quando girano tanti pollini.
Alcuni allergeni però sono presenti anche in autunno-inverno: muffe, acari
della polvere, pelo di cane e gatto.
Il raffreddore allergico di solito dura tanto tempo (finchè siamo
esposti all’allergene). Compare più frequentemente dopo i 3-5 anni. Si
presenta con: frequenti starnuti, prurito a naso occhi, occhi arrossati, naso
chiuso, naso che cola con muco acquoso e trasparente come l’acqua. Non si
associa a febbre. Quando presente, la tosse è di solito secca.
Il raffreddore infettivo invece può presentarsi più spesso d’autunno-inverno,
e in modo altalenante, interessa tutte le età, bambini e adulti, ma è
frequentissimo soprattutto nei primi 3-5 anni di vita. Si presenta con
naso chiuso, muco da chiaro a giallo o verde, pochi o nulli starnuti, poco o
nullo prurito. Spesso è associata anche un po’ di tosse catarrale, a volte febbre,
mal di gola, male di orecchie.
Raffreddore
e ipertrofia delle adenoidi
Quando un bimbo presenta delle frequenti infezioni respiratorie e/o delle
allergie respiratorie che fanno infiammare continuamente il naso, può capitare
che sviluppi anche l’ipertrofia delle adenoidi.
Le adenoidi sono delle piccole formazioni di tessuto linfatico (parte del sistema immunitario), che si trovano all’interno del naso. Assomigliano alle tonsille che abbiamo in gola, ma si trovano nel naso.
Le adenoidi aiutano a combattere le infezioni, e quando lavorano, si
ingrossano: se ci si ammala spesso, e si è predisposti, a volte non si
sgonfiano più, e restano persistentemente ingrossate.
In questo caso, possono cominciare a
dare dei disturbi: ostruiscono il naso, causando difficoltà a respirare con il
naso, respiro a bocca aperta, russamento e/o apnee di notte, possono causare
anche frequenti otiti o calo dell’udito.
Se il vostro bambino soffre di questi sintomi, conviene parlarne con il
medico, per valutare se è opportuno fare delle terapie o delle visite
specialistiche.
Cosa
fare quando c’è raffreddore: lavaggi del naso
I lavaggi possono essere fatti da tutti, ma sono fondamentali soprattutto
nei bambini piccoli, che non sanno soffiarsi il naso.
L’ideale è abituare i bambini a fare i lavaggi del naso fin da piccoli, in
modo allegro e giocoso, affinchè diventi una attività normale, come lavarsi i
denti.
Quando i genitori sono molto angosciati dal lavaggio del naso, e lo fanno
raramente, mediamente i bambini ne hanno più paura, e non lo tollerano.
Come
fare il lavaggio del naso
Per i primi mesi di vita, finchè il bambino non sta seduto, occorre metterlo sdraiato su un fianco, e lavare la narice in alto, con 2-3 ml di soluzione fisiologica.
Possiamo usare una siringa senz’ago, eventualmente con l’aiuto di un cappuccio morbido.
I lavaggi del naso possono essere fatti solo 1-2 volte al giorno o di più,
in base alla necessità del bambino.
L’ideale è farli prima del pasto nei lattanti (con il naso tappato è più
difficile succhiare al seno, o al biberon), e prima di mettersi a letto.
Se il muco non esce bene, dopo aver lavato il naso è possibile anche
aspirare con un aspiratore nasale.
Per
i bimbi più grandi, da
quando riescono a stare seduti (dai 6-12 mesi), è possibile fare i lavaggi da
seduti, o in piedi, e leggermente inclinati in avanti.
Ci sono tanti strumenti per lavare il naso nei bambini più grandi:
- la semplice siringa, come abbiamo visto prima
-
spray nasali già pronti
-
pompette
tipo Atomix Wave/Linfovir Wash
- dispositivi che sfruttano la gravità come Rinoway
-
se
avete un aerosol, si può fare un lavaggio del naso attraverso le forcelle nasali
-
oppure
attraverso docce nasali micronizzate come Rinowash
Ma qual è il metodo migliore?
E’ difficile dare una risposta che vale per tutti: dipende da caso a caso, anche in base a quello che preferisce il bambino
Alcune considerazioni:
-
Lo
spray già pronto ha il vantaggio di essere veloce, ma un po’ meno efficace.
-
La
siringa è molto efficace, ma può generare una pressione elevata se spruzzata
forte, che può dare fastidio (alcuni otorini la sconsigliano).
-
Le
pompette sono molto efficaci, anche più della siringa, fanno un lavaggio
intenso, ma sono un po’ più lunghe da preparare.
-
I
lavaggi mediante aerosol o docce nasali hanno il vantaggio di poter facilmente
inserire anche farmaci se necessario, e di fare un lavaggio efficace ma anche abbastanza
delicato: per questo, sono tra gli strumenti preferiti dagli
otorinolaringoiatri. Lo svantaggio principale è che sono un po’ più lunghi da
fare, occorre più tempo per prepararli e a volte i bambini si stufano.
Aerosol
per il raffreddore?
Molti genitori, quando i bambini hanno il raffreddore, tendono a far fare
aerosol con mascherina. In realtà, respirare l’aerosol con la mascherina serve
soprattutto a sciogliere il catarro presente in gola, e a veicolare i farmaci
verso la gola, e le basse vie aeree, se occorre (in caso di tossi insistenti,
abbaianti, broncospasmo…).
Per il naso di per sé, l’aerosol con mascherina non fa tantissimo. Se
vogliamo agire sul naso, servono dispositivi che agiscano proprio sul naso,
come quelli visti prima. L’aerosol, per agire sul naso, può essere utilizzato quindi
con forcelle nasali o docce nasali.
Con
quali soluzioni si lava il naso?
Di base, con l’acqua fisiologica 0,9%.
In alternativa, con l’acqua ipertonica 3%, che può essere utile se c’è un muco
molto denso. Può però “pizzicare” un po’.
Acqua fisiologica e ipertonica sono presenti in farmacia o al supermercato,
di tantissime marche. Esistono in spray già pronti, oppure, esistono in
fialette (esempio Narhinel, Physiomer, Isomar, Tonimer, Libenar, eccetera
eccetera….).
Se ci sono problemi di budget, esistono anche in bocce un po’ più grandi,
ad esempio da 100 ml. Sono più economiche, ma possono più facilmente sporcarsi
e far ristagnare batteri e acqua sporca, quindi attenzione a mantenerle ben
pulite.
Fialette
di acqua fisiologica o ipertonica “arricchite”
Esistono in commercio anche una miriade di fialette di acque fisiologiche (o
ipertoniche) arricchite con altre sostanze naturali utili, per idratare la mucosa nasale, o ammorbidire il
muco, ad esempio acido ialuronico (Ialu Clenny,
Grinsol baby, Aluneb, Nebial 3%), ectoina (Isonebial)…
Esistono anche delle fialette arricchite di estratti naturali dal profumo
balsamico, come Aerobiotic junior o Grinsol…
Infine, si possono trovare anche diverse acque
termali.
Si possono provare tutte queste opzioni, ma non sono fondamentali: dipendentemente
dal vostro budget, potete decidere di provarle, o di rimanere sulla acqua
fisiologica o ipertonica semplice.
Spray
nasali naturali
Così come per le fialette, anche tra gli spray nasali, ci sono una miriade
di prodotti a base varie sostanze naturali, che possono aiutare a fluidificare
il muco, decongestionare e proteggere la mucosa nasale, che possono essere
usati anche dai bambini.
Alcuni esempi tra quelli che uso di più: Argotone
0-12, Herpasorin, Sterimar rame, Narivent.
Anche questi, si possono provare, spesso danno un
leggero beneficio, ma non sono fondamentali, né miracolosi.
NOTA: le formulazioni in spray non sono adatte ai
neonati; alcuni prodotti riportano addirittura di aspettare i 2-3 anni, per
timore che il getto di spray possa essere troppo forte per i più piccoli. Nella
mia esperienza, gli spray spesso sono ben tollerati anche nei bambini più
piccoli, se non sono troppo forti, cercando però di evitare i primi 6 mesi di
vita.
Farmaci
per il raffreddore
Fin qui, abbiamo visto essenzialmente una carrellata di soluzioni naturali
per lavare il naso: semplice acqua fisiologica o ipertonica, o prodotti
“arricchiti” di sostanze naturali, come acido ialuronico, essenze balsamiche,
ioni rame e argento…
In alcuni casi, però, sarà possibile fare dei lavaggi nasali medicati con
veri e propri farmaci. Vediamo quali farmaci ci sono, e in quali casi si
possono usare.
Mucolitici per sciogliere il catarro
Si possono usare DAI 2-2 ANNI E MEZZO.
Sono utili quando il muco è molto denso, colloso, soprattutto se dura da diversi giorni.
Questi sono farmaci di libera vendita, che potete acquistare anche senza
consultare il medico.
Si possono trovare:
-
In fiale, che possono essere inserite nell’aerosol, oppure nelle docce
nasali. Ad esempio Fluimucil, Fluibron, e Viscoflu.
Il dosaggio per i bambini di solito è di mezza fiala 1-2 volte al giorno,
diluita in acqua fisiologica (circa 2 ml nell’aerosol, fino a 10-15 ml nelle
docce nasali). Si può proseguire per 5-10 giorni.
-
In
spray nasali, ad esempio Viscoflu, Rinofluimucil, Rinorex Flu…
-
In
sciroppi, ad esempio Fluimucil, fluibron, fluifort, lisomucil...
Ricordiamo che i dispositivi nasali (spray nasali, docce nasali, aerosol
con forcelle nasali…) funzionano più sul naso, mentre gli sciroppi e l’aerosol
con mascherina funzionano più sul catarro fermo in gola, e la tosse grassa.
Possiamo scegliere quindi come utilizzarli in base a cosa ci sta
disturbando di più in quel momento: vogliamo agire sul naso, o sulla gola?
Farmaci
da assumere previo consulto medico
1) Cortisonici anti infiammatori
Non devono essere usati routinariamente in tutti i raffreddori, ma possono
aiutare in caso di:
- raffreddori prolungati e sinusiti con muco denso verde, di durata >7-10
giorni
- accertata
o sospetta ipertrofia delle adenoidi, ostruzione nasale cronica
- raffreddori allergici
Seguendo il consiglio del vostro medico.
Anche questi, possono esistere:
-
In
fiale da mettere
nell’aerosol, o nelle docce nasali: Beclometasone (Clenil),
Budesonide (Budexan, Aircort), Flunisolide (Forbest)…
-
In
spray nasale: Fluticasone
(Avamys), Beclometasone (Rinoclenil), Mometasone (Brusonex,
RinOff, Zhekort…), Budesonide (Aircort)…
-
Per
bocca: ad esempio Betametasone
(Bentelan). Il cortisone per bocca è più pesante,
e gravato da maggiori effetti collaterali, e raramente è utilizzato per
problemi nasali.
Quale scegliere, tra tante molecole diverse?
La maggior parte degli studi mostrano che queste molecole hanno
un’efficacia simile tra di loro, per l’utilizzo nasale. Se ne avete già uno in
casa, di solito consiglio di non cambiarlo con un’altra molecola quasi
identica, se non ci sono ragioni particolari, ma di finire di utilizzare la
molecola che si ha già.
Da quale età si possono usare?
I cortisonici nasali di solito sono approvati da foglietto illustrativo DAI
3 ANNI, ma capita di utilizzarli “off-label” anche prima, sotto consiglio del
proprio medico, cercando di non abusarne.
2) Antibiotici nasali
Non devono essere usati routinariamente in tutti i raffreddori, ma possono
aiutare in caso di raffreddori prolungati e sinusiti con muco denso verde,
di durata >7-10 giorni.
In questi casi, infatti, è maggiore il rischio che nel naso vi sia una
infezione di tipo BATTERICO. Infatti, gli antibiotici servono a combattere i
batteri, non aiutano invece quando sono presenti virus (ovvero, nella maggior
parte dei raffreddori).
Quando il muco è molto verde (“purulento”), e si prolunga per tanti giorni,
è più probabile che ci sia anche una sovra infezione batterica.
I batteri più spesso implicati nella rinite purulenta e nella sinusite sono
quelli che abbiamo visto all’inizio: Streptococcus pneumoniae, Haemophilus
influenzae e Moraxella catarrhalis.
Nota: Dobbiamo guardare soprattutto se il muco è
verde durante tutta la giornata. Alla mattina appena svegli, invece, è sempre
un po’ più scuro e denso, perché ha ristagnato durante la notte. Quindi vuol dire poco.
Gli antibiotici nasali possono esistere da soli, o combinati con altri
prodotti. I più comuni che potreste incontrare sono:
Rinotricina
gocce, Doricum gocce (combinato cortisonico
+ antibiotico), Fluimucil antibiotico fiale
(combinato mucolitico + antibiotico).
NOTA: i farmaci visti sopra, possono
essere utilizzati anche insieme, quando necessario.
Ad esempio, in un caso di raffreddore prolungato con muco denso e verde, potremmo
andare ad utilizzare tutti e 3 i farmaci visti:
-
Un
mucolitico per sciogliere il catarro (sopra i 2-2 anni e mezzo)
-
Un
cortisonico per disinfiammare
-
Un
antibiotico, per debellare una possibile infezione batterica
Ad esempio: aerosol con forcelle nasali con Fluimucil antibiotico bambini:
mezza fiala + Budesonide: mezza fiala + 2 ml di soluzione fisiologica, mattina
e sera per 7-10 giorni-> contiene tutte e 3 le categorie.
3) Antibiotici per bocca
E’ raro che il raffreddore necessiti di essere curato con antibiotico per
bocca (anche perchè, come abbiamo detto, di solito è causato da virus, ai quali
l’antibiotico non fa nulla).
Anche le forme batteriche, spesso si risolvono con un antibiotico locale
nasale e un po’ di pazienza.
Raramente, però, può essere che un raffreddore molto prolungato, con
abbondante muco verde, magari associato a febbre per molti giorni, mal di testa
frontale (sinusite), richieda anche un ciclo di antibiotico per bocca.
L’antibiotico di prima scelta per la sinusite o la rinite purulenta
prolungata, è l’Amoxicillina, o l’Amoxicillina + acido clavulanico. Va dato 2-3
volte al giorno (meglio 3) per 7-14 giorni.
Di solito, in questi casi, consiglio però se possibile di eseguire prima un
tampone nasale, per identificare bene se effettivamente c’è un batterio e
quale, e a quale antibiotico è sensibile.
Curiosità: Si possono usare invece antibiotici che
vanno presi solo 1 volta al giorno, che sono più comodi?
Antibiotici più “potenti”, come le Cefalosporine (ad esempio Cefodox,
Cefixoral, Oraxim…), spesso possono essere dati solo 1 o 2 volte al giorno, e
risultano quindi più comodi, spesso sono più graditi alle famiglie. Dovrebbero però
essere usati solo in caso di recidiva dopo trattamento con Amoxicillina o Amoxicillina+acido
clavulanico, o di comprovata resistenza ad Amoxicillina o Amoxicillina+ acido
clavulanico, evidenziata da tampone.
Infatti, utilizzare subito questi antibiotici come prima linea, comporta un
maggiore rischio di sviluppare resistenze.
In merito a questo, posso portare la mia
esperienza personale: quando ho lavorato a Reggio Emilia, ho trovato che in
quella città vi fossero regole ferree sulla prescrizione di antibiotici, e
nessuno sgarrava, né medici privati, né pediatri di famiglia, né medici
ospedalieri.
Si partiva sempre da Amoxicillina semplice, e poi
si saliva solo se necessario. Ma non era quasi mai necessario, perché le
resistenze antibiotiche erano una evenienza più unica che rara.
In altre città, invece, dove vengono prescritti
numerosi e vari cicli antibiotici senza una regola precisa, trovare batteri
multi resistenti nelle infezioni respiratorie o delle vie urinarie anche nei
bambini piccoli, è diventata quasi la norma.
Infine, antibiotici del gruppo “macrolidi” come Azitromicina e
Claritromicina (si danno 1-2 volte al giorno), non sono considerati la prima
scelta perché i batteri causa di rinosinusiti ne sono spesso resistenti; a meno
che il tampone abbia comprovato che ne sono sensibili.
4) Anti istaminici
Infine, per le forme di raffreddore allergiche o sospette allergiche, possiamo
usare sia i cortisonici nasali (visti sopra),
che gli anti istaminici per bocca (ad esempio CETIRIZINA
gocce o compresse), sotto consiglio del vostro medico.
5) Farmaci per adolescenti e adulti
Al di sopra degli 11-12 anni è possibile iniziare ad usare (con
moderazione) anche decongestionanti nasali via spray nasale (Nafazolina,
Ossimetazolina…) o compresse (pseudo efedrina, di solito si trova associata ad
anti infiammatori).
Questi servono a far riaprire il naso quando è tappato.
Spray nasali ad esempio: Rinazina, Vicks sinex…
Compresse/bustine ad esempio: Nurofen influenza
e raffreddore, Momenxsin, Tachifludec….
6) Servono Ibuprofene (Nurofen, Algidrin…) o Paraceramolo (Tachipirina) quando
c’è il raffreddore?
Non particolarmente: questi sono farmaci per il dolore e la febbre. Se ci
sono solo raffreddore e catarro, ma non dolore e febbre, non è necessario
utilizzarli.
Riassumendo
quindi, i concetti chiave da conoscere sul raffreddore:
è I bambini hanno spesso raffreddore, e la causa più frequente sono le infezioni:
più spesso infezioni di virus, ma a volte anche di batteri. Il freddo invece c’entra
solo in minima parte.
è Un’altra causa possono
essere le allergie, ma queste ultime si manifestano più spesso in
primavera, e nei bambini che hanno più di 3-5 anni.
è I raffreddori infettivi invece
sono peggiori in autunno- inverno, e sono presenti in tutte le età, ma frequentissimi
in particolare nei bambini sotto i 3-5 anni.
è In caso di raffreddore, potete
fare lavaggi nasali con semplice acqua fisiologica, o ipertonica, o
altri prodotti nasali naturali (abbiamo visto sopra tanti esempi).
è Oltre ai lavaggi e ai
prodotti naturali, dai 2-2 anni e mezzo, se il muco è denso, potete associare
un farmaco mucolitico per sciogliere il catarro, per cicli di
5-10 giorni. Non serve ricetta medica.
è In alcuni casi possono
essere utilizzati anche altri farmaci (cortisonici e antibiotici
nasali), sotto consiglio del medico: ad esempio in caso di raffreddori
prolungati, con muco abbondante, denso e verde, o di sospetta ipertrofia
cronica delle adenoidi.
L’antibiotico per bocca, invece, è raramente
necessario per il raffreddore, ma può capitare di utilizzarlo in alcune
rinosinusiti prolungate che non si sono risolte con altro trattamento, meglio
previa esecuzione di un tampone nasale.
è Per le forme allergiche e
sospette allergiche, invece, è utile l’anti istaminico, come la
Cetirizina o altri, sempre sotto consiglio del vostro medico.
è Nurofen e tachipirina non servono in particolar
modo per il raffreddore, ma possono essere utilizzati se si associano febbre o
dolore. I decongestionanti nasali spray come la Rinazina, possono essere
utilizzati solo negli adolescenti, sopra gli 11-12 anni.
In conclusione, non fatevi confondere dal gran numero di prodotti esistenti
in commercio, o illudere da spot pubblicitari che millantano una immediata
risoluzione del raffreddore.
Prima di tutto, dobbiamo partire dal presupposto che non c’è niente di
miracoloso, e che spesso il raffreddore deve fare il suo corso e passare da
solo.
In secondo luogo, dobbiamo focalizzarci sul capire a che gruppo appartiene
il prodotto che abbiamo davanti, che ci ha consigliato un amico, il medico, il
farmacista, o che abbiamo visto in TV…
E’ un’acqua fisiologica? Un’acqua ipertonica? Un prodotto naturale? Un
mucolitico? Un antibiotico, o un cortisonico? O una combinazione di più
prodotti?
Fa al caso nostro?
Magari ne abbiamo già uno analogo a casa, e possiamo finire quello, prima
di provare un’altra marca?
Infine, valutare se è meglio consultare il nostro medico per un consiglio:
-
Il raffreddore
si prolunga da più di 5-10 giorni, e il muco è denso e verde?
-
Si
associa febbre da più di 3-4 giorni? forte tosse, forte male di testa alla
fronte, da più di 3-4 giorni?
-
Ci
sono problemi nasali cronici, con naso sempre chiuso, respiro a bocca aperta,
russamento di notte, anche quando non si è ammalati?
-
Ci
sono frequenti starnuti, prurito, arrossamento degli occhi, che ci sembrano
collegati ad una possibile causa allergica (come accarezzare un animale, o
giocare in un parco in primavera…)?
Ad esempio in questi casi, meglio chiedere consiglio al medico.
…
Spero che abbiate trovato in questo post riposte a tante delle
vostre domande sul raffreddore.
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