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Ciao a tutti, sono Federica "Chicca" Persico, pediatra di Casalmaggiore (Cremona). Ho studiato medicina a Parma, e mi sono laureata nel 2015. Ho iniziato a scrivere questo blog dopo essermi specializzata in pediatria, iniziando a lavorare sul territorio come pediatra di famiglia.  Cercavo un modo per semplificare la condivisione con le famiglie di materiale informativo sulla salute, e sulla crescita dei bimbi. Ricordando che questi articoli non possono sostituire i consigli personalizzati che io, o il pediatra che segue il vostro bimbo, possiamo fornirvi di persona, spero che possano essere  utili per trovare delle informazioni di carattere generale, sempre disponibili, anche quando il pediatra non c'è. un bacio a tutti,  Chicca .......... Vi ricordo che è disponibile la  TRADUZIONE AUTOMATICA     di tutto il blog con Google Translate (in alto a destra) AUTOMATIC TRANSLATION of the entire blog is available with Google Translate (in the top right corner) ਪੂਰੇ   ਬਲੌਗ   ਦਾ  

SOS TOSSE (6): Servirà l'antibiotico?

Arriviamo infine, dopo 5 lunghi post sulla tosse, a parlare di antibiotici.

Una scelta che a molti potrebbe sembrare strana: infatti, il primo pensiero di molti genitori quando c’è “una brutta tosse” è: servirà l’antibiotico?

In realtà, la maggior parte delle volte, no.

Infatti, nella maggior parte dei casi, la tosse origina da infezioni virali.

Gli antibiotici sono farmaci che servono a combattere i batteri, non hanno nessun potere invece contro i virus.

Per questa ragione, la maggior parte delle volte che c’è tosse, gli antibiotici non servono.

Questo è il concetto chiave da conoscere; se siete curiosi e volete approfondire ulteriormente il discorso, potete proseguire con me questa chiacchierata. 

IL MITO DEGLI ANTIBIOTICI

Purtroppo, soprattutto qua in Italia, è diffuso il “mito” degli antibiotici, come se fossero farmaci “più forti”, che servono quando i sintomi sono più fastidiosi, o più duraturi.

Ad esempio, si sente spesso dire:

-       Ma la febbre è molto alta, arriva a 40°C, quindi servirà l’antibiotico

-       Non è scesa del tutto con la Tachipirina, servirà l’antibiotico

-       Continua a tossire… servirà l’antibiotico!

-       La gola fa male è molto infiammata, non vuole mangiare niente… servirà l’antibiotico

Come se l’antibiotico fosse una cura per la febbre, per il mal di gola, o per la tosse, soprattutto se molto fastidiosi.

Invece, spesso la causa di questi sintomi, sono virus, e quindi l’antibiotico non può aiutare.

Alcuni esempi di infezioni da virus abbastanza lunghe e antipatiche:

-       L’Influenza australiana di quest’anno, con forte malessere, febbre fino a 7 giorni, e tossi prolungate.

-       La mononucleosi (virus di Epstein Barr), che può dare dei bruttissimi mal di gola, anche con placche, linfonodi gonfi, e a cui fa seguito un periodo di forte stanchezza.

-       L’adenovirus, che ha girato soprattutto nelle ultime primavere, può dare febbre fino a circa 10 giorni, accompagnata da tutto il corteo di sintomi delle alte vie aeree (mal di gola, possibilmente placche in gola, raffreddore, tosse, congiuntivite).

-       Il Covid, soprattutto nelle prime varianti: ora fortunatamente dà di solito sintomi molto blandi.

E infine, non dimentichiamo la cosa più fastidiosa dei virus: che sono tanti!

Purtroppo, non ci sono ancora farmaci specifici per curarli: è il nostro sistema immunitario che deve mettersi al lavoro, combatterli, e debellarli.

IL RUOLO DEL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO

La febbre e la tosse, ad esempio, come abbiamo visto nei post precedenti, sono dei meccanismi di difesa, che il nostro organismo mette in atto per cercare di liberarsi delle infezioni:

-       Aumentando la temperatura, rende più difficile per i germi di replicarsi; 

-       Con la tosse, cerca di espellere il muco e le particelle di virus o batteri presenti nelle nostre vie aeree;

-       Possiamo anche vedere che si ingrossano i linfonodi, quelle “palline” che si sentono intorno al collo: sono dei centri attivi del sistema immunitario, e si gonfiano proprio perché stanno lavorando per combattere l’infezione;

-       Anche le tonsille in gola sono parte del sistema immunitario, per cui spesso si gonfiano quando virus o batteri attaccano la nostra gola;

-       Infine, anche il dolore e l’infiammazione, in generale, che possiamo avvertire (ad esempio, appunto, il mal di gola), sono dovuti al fatto che il nostro sistema immunitario sta attaccando i germi che ci danno infezione. Praticamente, nel nostro corpo, è in atto una piccola guerra.

Da vedere con i bambini: i vecchi cartoni di "siamo fatti così" o "esplorando il corpo umano"

Possiamo fare qualcosa per aiutare il nostro sistema immunitario?

Non molto. Ci sono alcuni accorgimenti da provare, ma di solito fanno poco (o niente).

Se ci fosse una soluzione, tutti la compreremmo subito, e non ci ammaleremmo più! 

Chi troverà la cura per le infezioni virali come influenza e raffreddore, sicuramente diventerà ricco…

In realtà, l’unica cosa veramente utile che possiamo fare, è la vaccinazione anti influenzale: non protegge dagli altri virus simili, ma fornisce un certo grado di protezione almeno verso quello dell’Influenza. 

Per approfondire il discorso su altri accorgimenti, integratori… potete vedere i post dedicati:

https://pediatrachicca.blogspot.com/2022/09/sos-autunno-alle-porte-continui-malanni.html

UN VIAGGIO NELLE VIE AEREE

In questo capitolo vedremo come vengono classificate le infezioni delle vie aeree, quindi quelle che normalmente danno tosse; vedremo anche quali sono più frequentemente virali, e quali batteriche.

Le infezioni delle vie aeree di solito vengono suddivise in base al livello dove avvengono: nelle alte vie aereemedieo basse.

 

-       Le infezioni più comuni, che i vostri bambini avranno nella stra grande maggioranza dei casi, sono quelle che colpiscono le alte vie aeree (naso e gola)

In questi casi, la tosse è dovuta all’irritazione e alla presenza di muco nelle alte vie aeree. Soprattutto da coricati, il muco tende a colare dal naso in gola, dando più fastidio. 

Queste infezioni sono causate da virus.

-       Scendendo un po’ più in basso nelle nostre vie aeree, troviamo le infezioni della laringe (causa di quella tosse particolare che chiamiamo “abbaiante”, a foca). Anche queste sono dovute a virus.

 

-       Scendendo più giù, troviamo le infezioni delle medie vie aeree, ovvero i bronchi, quindi quelle che chiamiamo “bronchiti”. Non è frequente che i bambini sviluppino bronchite, se non hanno particolari malattie sottostanti, però può succedere.

Anche le bronchiti, sono causate principalmente da virus (circa nel 90%) dei casi; più raramente, potrebbero però anche essere dovute a batteri. La possibiltà che ci sia una sovrainfezione batterica è maggiore nei casi molto prolungati (circa più di 3 settimane).

 

-       Differenziamo invece un’altra problematica dei bronchi che però non è la bronchite, ma il broncospasmo. Questo è un problema molto più comune, ed è una situazione in cui, in corso di infezioni delle vie aeree, i bronchi tendono un po’ a chiudersi, generando un rumore di fischi/sibili nel respiro.

 Questo problema può interessare fino al 30% dei bambini, nei primi anni di vita. Ci sarà una serie di post specifici, quindi non mi dilungherei troppo! A livello di terminologia, ci si può confondere perché in passato a volte veniva definito “bronchite spastica” o “bronchite asmatica o asmatiforme”. 

Può venire in corso di qualsiasi infezione, ma molto più comunemente è scatenato da virus (nella letteratura scientifica in inglese, ad esempio, si parla proprio di “viral wheezing”, sibilo/fischio virale).

 

-       Scendendo infine verso le basse vie aeree, troviamo le bronchioliti, infezioni tipiche dei bambini nel primo anno di vita, dove viene colpito appunto il “bronchiolo”, la parte finale e più piccola dei bronchi. Questo tipo di infezioni è causato da virus, come il Virus Respiratorio Sinciziale, tra i più comunemente implicati, o altri.

 

-       In ultimo, arrivando in fondo alle nostre vie aeree, troviamo le polmoniti. Le polmoniti fortunatamente sono abbastanza rare (circa 2,5 casi all’anno ogni 1000 bambini).

Le polmoniti possono essere causate circa nel 30% dei casi da virus, negli altri casi possono essere batteriche, o miste (batteri+ virus).

E quindi… quando serve l’antibiotico per la tosse?

E’ indicato nei tipi di infezione che possono essere batteriche, casi piuttosto rari: ad esempio le polmoniti, le bronchiti prolungate (circa più di 2-3 settimane), o nei casi si sospettino infezioni particolari come la pertosse (ormai rara e più lieve, grazie alla vaccinazione).

Non è indicato nei tipi di infezione che sono tipicamente virali, ovvero oltre il 90% dei casi: infezioni delle alte vie aeree, anche se ricorrenti (“appena torna al nido si riammala”); laringiti; broncospasmi; bronchiti acute di breve durata; bronchioliti. 

Alcune di queste possono essere anche gravi e prolungate, alcune possono talvolta anche necessitare di ricovero ospedaliero (ad esempio, un grave broncospasmo, o la bronchiolite), ma non possono essere guarite dall’antibiotico.

Perché è utile sapere queste cose?

Non dovete essere in grado di fare diagnosi e prescrivere la terapia da soli, ma è utile avere delle conoscenze generali per capire che tipo di valutazioni farà il vostro medico, e sradicare i falsi miti sugli antibiotici che potete sentire in giro.

Ma quindi, ogni bambino deve essere visto dal padiatra ad ogni colpo di tosse? Fortunatamente no, però se si tratta di tosse insistenti, continue, che di giorno in giorno peggiorano, o prolungate, è meglio consultarsi con il medico.

In questo post trovate alcuni segni di aggravamento che indicano la necessità di una valutazione (o di una rivalutazione) medica più urgente:

https://pediatrachicca.blogspot.com/2023/01/sos-tosse-4-quando-serve-contattare-il.html

 CONCLUSIONI

Come probabilmente avrete già letto, se avete letto altri miei post, penso che al giorno d’oggi non sia più sufficiente per il medico solo “ordinare” la cura ai suoi pazienti.

Come faceva il Dott. Guido Tersilli, medico della mutua ^___^

Al giorno d’oggi, invece, si parla di una “alleanza per la cura”, tra medico e paziente (oppure, nel caso dei più piccoli, tra medico e genitori).

Il medico non dà ordini, ma spiega e condivide con i suoi pazienti i pro e i contro, e le motivazioni per cui una terapia potrebbe essere o non essere indicata (ad esempio, come nel caso degli antibiotici per la tosse).

Per questo, al giorno d’oggi, cerchiamo di condividere con voi alcune delle tematiche più importanti che riguardano la salute dei vostri bambini.

Nel prossimo e ultimo capitolo, parleremo infine di come l’abuso di antibiotici, oltre che inutile, risulta purtroppo anche dannoso:

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