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ALLERGIE RESPIRATORIE (1) COSA SONO E QUANDO VENGONO?
Aspettando la primavera in questo inizio Marzo piovoso, cominciamo a parlare di allergie respiratorie.
Le allergie respiratorie sono un problema molto comune, che interessa in
Italia una larga fetta della popolazione.
I più comuni allergeni “inalanti” (quindi, che si respirano), sono:
pollini di piante ed erbe; acaro della polvere; muffe; pelo di animali come
cane e gatto.
Le
stagioni delle allergie respiratorie
Spesso questi allergeni sono maggiormente presenti in alcuni mesi dell’anno,
rispetto ad altri.
POLLINI ED ERBE: sono più frequenti di primavera ed estate. Su
internet è facile trovare dei calendari che ci riportano in quali mesi sono più
frequenti taluni pollini, per cui, se conoscete a quale siete allergici,
potrete verificare in quale periodo potete aspettarvi di trovarne di più.
Potete guardare in linea generale, ma anche scaricare di anno in anno i bollettini
aggiornati in base alle condizioni meteo attuali.
ACARO DELLA POLVERE: l’acaro della polvere è come un piccolo “ragnetto” che vive nella polvere e si nutre principalmente di cellule morte della nostre pelle. Eccolo qua:
Graziosissimo...
Di solito è più sentito d’inverno, quando stiamo spesso in casa. D’estate,
arieggiando spesso e grazie al clima caldo e secco, gli acari della polvere si
riducono.
MUFFE: possono essere presenti tutto l’anno sui muri di casa; quelle nell’ambiente
esterno sono più frequenti d’autunno.
PELO DI ANIMALI: se li abbiamo in casa, naturalmente, sono presenti tutto
l’anno.
Quali
sintomi possono dare le allergie respiratorie?
-
Possono
interessare la parte alta delle vie aeree, provocando rinite (raffreddore) e
congiuntivite. Il raffreddore allergico di solito è caratterizzato da naso
che prude, bambini che si sfregano sempre il naso, naso che cola muco molto
liquido/acquoso e trasparente, starnuti. La congiuntivite è caratterizzata da
arrossamento, prurito e lacrimazione di entrambi gli occhi.
Da un vecchio libro di medicina: “saluto allergico”, bambini che continuano a sfregarsi naso e occhi.
-
Oppure,
le allergie possono interessare anche la parte bassa delle vie aeree, ovvero i
bronchi, causandone uno spasmo che li fa chiudere parzialmente, e genera tosse,
a volte fischio nel respiro, e difficoltà a respirare. Questo spasmo si chiama
appunto… “broncospasmo”.
A chi soffre frequentemente di questo problema, verrà diagnosticata una malattia infiammatoria cronica dei bronchi, che viene chiamata “asma”.
L’attacco d’asma nei bambini e nei ragazzi
asmatici può essere quindi scatenato dal contatto con un allergene
respiratorio, ma ricordiamo che può essere scatenato anche da altre cose:
infezioni, corsa e attività fisica (asma da sforzo), esposizione al fumo.
Quanto
sono frequenti le allergie respiratorie?
La rino-congiunitvite allergica può interessare fino al 20% dei bambini e
il 30% degli adolescenti.
L’asma bronchiale interessa circa il 10-15% dei bambini e ragazzi.
Vediamo quindi che sono patologie abbastanza frequenti.
A
che età si sviluppano le allergie respiratorie?
I bambini molto piccoli possono iniziare a soffrire di broncospasmo anche
nel primo anno di vita, ma di solito non è legato ad allergie respiratorie, ma
ad infezioni di virus (se vi interessa, ci sono i post dedicati: ).
Gli episodi di broncospasmo scatenati da allergie respiratorie invece
cominciano di solito a comparire dopo i 3 anni, ma ancora di più dopo i
5-6 anni. A questa età, infatti, si può cominciare a parlare di vero e proprio “asma”.
La rinite e congiuntivite allergica iniziano a svilupparsi di solito dopo
i 5-6 anni, e aumentano di incidenza andando verso l’adolescenza.
Nei libri di medicina a volte si parla di “marcia allergica” o “marcia atopica”, proprio per rappresentare questo concetto.
Alcuni forme allergiche/atopiche, si manifestano prima (come la dermatite
atopica e le allergie alimentari), altre dopo (i broncospasmi/asma e poi le
rino-congiuntiviti allergiche).
Sottolineiamo questo anche per ricordare che i bambini nella fascia 0-3,
0-4 anni, è più difficile che abbiano già allergie respiratorie, o, anche in
presenza di sensibilizzazione ad alcuni allergeni rilevata ai test, che questa costituisca
la causa principale di sintomi quali raffreddore, tosse e broncospasmo.
In questa fascia di età, le principali responsabili di sintomi respiratori
sono infatti le infezioni virali.
Molte volte però, le famiglie, incredule del fatto che un bambino sano possa
ammalarsi così spesso, cercano una causa “altra”, pensando subito alle allergie
respiratorie, in bambini anche piccolissimi.
Come
diagnosticare le allergie respiratorie?
L’esame di scelta di solito sono i “Prick test cutanei”: in questi
test viene posta una piccola goccia di allergene sul braccio, si va a pizzicare
con una piccola puntina di plastica, e si aspetta per vedere se dopo 10-15
minuti, compare un pomfo.
In alternativa, si possono anche cercare gli anticorpi di classe IgE, diretti
verso questi allergeni, attraverso un prelievo di sangue.
Difficoltà
nell’esecuzione di test allergici
Segnalo che purtroppo ultimamente nella nostra zona è diventato sempre più
difficile prenotare i prick test con Sistema Sanitario Nazionale, ed è
necessario sottoporsi a lunghe attese; spesso sono prenotabili solo insieme
anche alla visita allergologica, sempre con lunghe attese. Per questo molte
famiglie decidono di farli privatamente, oppure ci sia affida ad una diagnosi
mediante prelievo, anche se non sarebbe la prima scelta. Ricordiamo però che,
fortunatamente, nella maggior parte dei casi eseguire i test allergici per
allergeni inalanti non è un’urgenza. Le terapie per alleviare i sintomi,
infatti, sono uguali per tutte le allergie.
Una
positività dei prick test o delle IgE su sangue, implica che avremo per forza
sintomi allergici?
No, la positività di questi test indica che siamo “sensibilizzati” a questo
allergene, e che potremmo pertanto sviluppare sintomi.
Non significa necessariamente che li svilupperemo: alcune persone possono
riscontrare una lieve positività agli esami, pur senza mai manifestare sintomi.
Tosse,
raffreddore, broncospasmo… allergia o infezione?
Abbiamo visto prima che sia le infezioni respiratorie, sia le allergie,
possono causare sintomi a grandi linee simili: raffreddore, congiuntivite,
tosse, broncospasmo… quindi, come riconoscerle?
Diciamo subito che non sempre è possibile; oltretutto, a volte, potrebbero
essere presenti anche in contemporanea.
Ad esempio: un bambino allergico al gatto, che ha in casa il gatto, + si
becca anche l’influenza.
Ci sono però alcune differenze, che possono orientarci a pensare che i sintomi
dei nostri bambini, in quel momento, siano più probabilmente causati da
infezione, oppure da allergia.
Stagionalità: le infezioni respiratorie sono più comuni nei
mesi freddi, da Ottobre a Marzo. Tra le allergie, solo quella all’acaro della
polvere è più comune in questi mesi. Le allergie ai pollini invece sono più
comuni in primavera ed estate.
Andamento: i sintomi delle allergie possono essere anche costanti,
per mesi di fila, e peggiorano quando siamo più esposti all’allergene
(accarezziamo il gatto, passeggiamo in un parco…). I sintomi delle infezioni
respiratorie hanno invece di solito un andamento a fasi, “che va e viene”: ti
ammali, poi guarisci, poi ti riammali ancora. Non si evidenzia la correlazione
con un allergene.
Tipo di muco: nelle allergie respiratorie il muco dal naso e
le lacrime agli occhi di solito sono liquidi e trasparenti o comunque molto
chiari. Nelle infezioni il muco può essere anche denso, giallo o verde.
Sintomi associati: se si associano altri sintomi come febbre, mal
di gola, male di orecchie, diarrea, probabilmente è una forma infettiva, non un’allergia.
Prurito: molto frequente nelle allergie sensazione di prurito a naso, occhi, tutta
la faccia… meno comune e meno intenso di solito nelle infezioni.
Età del bambino: come abbiamo visto, i sintomi scatenati da
allergie respiratorie sono meno comuni nei primi 3-4 anni di vita; proprio l’età
in cui invece è massima l’incidenza di infezioni respiratorie.
Riassumendo:
|
INFEZIONE più probabile |
ALLERGIA più probabile |
Stagionalità |
Ottobre - Marzo |
Altre stagioni |
Andamento |
Va e
viene |
Continuo,
o scatenato evidentemente da allergeni |
Età |
0-4 anni |
5 anni + |
Muco |
Denso, a
volte giallo-verde |
Liquido,
trasparente |
Altri sintomi |
Febbre, diarrea, male di gola
o orecchie… |
No |
Prurito |
Poco |
Tanto |
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